di Katia Moro

Nasce l'orchestra barocca barese: «Riscopriamo grandi autori dimenticati»
BARI – Le mura dell’ormai sconsacrata chiesa di Santa Teresa dei Maschi, capolavoro barocco della città vecchia di Bari, stanno nuovamente per risuonare e risuoneranno esclusivamente di musica barocca. È il progetto, finanziato solo da magnanimi donatori, dei direttori musicali Michele Nitti e Sabino Manzo (già direttore della Polifonica Barese), che hanno scelto questa suggestiva cornice seicentesca per istituire ufficialmente un’orchestra, la “Cappella Santa Teresa dei Maschi”, che riproponga e divulghi le opere degli autori pugliesi barocchi realizzandole in puro spirito filologico, con gli strumenti dell’epoca o copie di essi. L’inaugurazione avverrà il 20 e il 21 marzo presso la citata chiesa con l’esecuzione della più alta vetta tra le opere della musica barocca: la “Passione secondo Giovanni” di Johann Sebastian Bach.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

«L’obiettivo è quello di riportare alla ribalta i grandi autori barocchi pugliesi e le loro opere, tanto noti in tutta Europa e del tutto dimenticati in Italia – afferma Manzo -. Eppure non dobbiamo dimenticare che grandi nomi come Mozart o Handel si sono formati a Napoli dove operavano i maestri pugliesi da cui hanno preso ispirazione e che rappresentavano un modello indiscusso per l’epoca».Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

La borbonica corte napoletana, infatti, punto di riferimento per tutta l’Europa Settecentesca, ospitava e si fregiava di musicisti pugliesi come Leonardo Leo, capostipite della scuola musicale napoletana, nato a San Vito dei Normanni, del suo discepolo Pasquale Cafaro di Galatina, del tarantino Nicola Fago e del tranese Domenico Sarro. Non mancavano neppure i famosi cantanti castrati, tra cui spiccava il nome di Farinelli nato ad Andria, del bitontino Caffarelli e di Giuseppe Aprile di Martina Franca.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

Il compito della Cappella sarà quindi quello di riproporre fedelmente la musica di questi autori pugliesi. Si comincerà con l’omaggio alle “Cantate a voce sola” del citato tarantino Nicola Fago, note che saranno suonate da una cinquantina di elementi, scrupolosamente scelti tra i musicisti locali in possesso di strumenti barocchi dell’epoca. (Vedi foto galleria)


«Questo tipo di esecuzione filologica, definita “historically informed performance”, è ormai proposta in tutta Europa - sostiene il direttore artistico - . Solo in Italia è ancora poco diffusa. La differenza tra un’esecuzione realizzata con strumenti moderni e una eseguita con quelli usati all’epoca non è una pura sottigliezza da eruditi. Anche un orecchio non allenato percepisce la netta diversità di qualità».Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

Gli strumenti antichi hanno infatti un timbro più morbido e meno squillante e la differenza è data dalla diversità di forma, dimensione e materiali con cui quegli strumenti erano realizzati rispetto agli attuali. Per esempio quelli ad arco avevano le corde in budello che fornivano un suono più espressivo e un volume più contenuto. Il violino aveva un manico più piccolo, un diverso peso e un arco più tondeggiante che creava una diversa velocità. Gli oboi barocchi erano completamente differenti per emissione e timbrica ma anche per estetica: quello moderno è nero mentre il suo predecessore è in legno e con molte chiavi in meno e più buchi. Infine vi erano strumenti del tutto scomparsi oggi, come le tiorbe, strumenti a pizzico, e le viole da gamba.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

«Si tratta in realtà di un progetto più ampio che ingloba anche altri aspetti e che è partito già due anni fa ma che si sta concretizzando in maniera più coerente solo ora – ci spiega il direttore artistico Antonello Fino -. La Cappella Santa Teresa dei Maschi infatti comprende anche un ensemble vocale, il “Florilegium vocis”, gruppi musicali più piccoli, alcuni solisti ma anche attività di recupero e diffusione di opere d’arte visive e figurative di epoca barocca. E in quest’ambito che si inserisce l’esposizione di una mostra fotografica sui nostri strumenti barocchi che verrà inaugurata in chiesa sabato 14 marzo».Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

Un video sull'oboe barocco realizzato dalla Cappella Santa Teresa dei Maschi di Bari:



 


© RIPRODUZIONE RISERVATA Barinedita
Un concerto della Cappella Santa Teresa dei Maschi nella chiesa di San Gaetano a Bari con in evidenza due strumenti barocchi: una tiorba e un organo da camera
Un'altra immagine relativa al concerto eseguito nella chiesa di San Gaetano
Il secondo violino barocco dell'orchestra barocca barese
La tromba barocca dell'orchestra di Santa Teresa dei Maschi
Il direttore dell'orchestra, Sabino Manzo, suona il cembalo
La Cappella Santa Teresa dei Maschi nella chiesa Santa Teresa dei Maschi di Bari con gli strumenti barocchi cembalo, viola, violone e cello
La rappresentazione della Furba e lo Sciocco dell'autore barocco pugliese Domenico Sarro nella chiesa di Santa Teresa dei Maschi



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