San Nicola: il rituale del 6 dicembre tra messa, zitelle e cioccolata calda
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giovedì 6 dicembre 2012
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di Alessandra Anaclerio
L'orologio segna le 4.30 e nonostante l'alba sia ancora lontana, per tanti baresi la giornata sembra esser iniziata da parecchio. Tra i parcheggiatori abusivi (che oggi pare che abbian fatto lo straordinario) e i primi pescatori già alle prese con allievi e cozze, centinaia di fedeli camminano a passo svelto per raggiungere la Basilica e partecipare al consueto annuale rituale mattutino in onore del Santo Patrono di Bari. Il 6 dicembre è infatti il "giorno di San Nicola".Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
La prima chiesa del Borgo Antico anche quest'anno è gremita di gente: persone di tutte le età che "lottano" per avvicinarsi il più possibile all'altare, con la tenacia di chi sembra esser disposto a tutto pur di guadagnarsi un posto a sedere. Alle 5, puntale come non mai, in un'atmosfera che per la presenza delle illuminazioni esterne ci ricorda che Natale è alle porte, ha inizio la "messa dell'alba". Per i baresi questo è un appuntamento a cui non è possibile mancare, a maggior ragione se si è donna e single.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
«Le ragazze che non hanno marito, dopo la messa si ammassano nella cripta vicino alla Colonna Miracolosa - racconta Gaetano Partipilo, esponente del Comitato San Nicola - Una famosa leggenda dice che se una donna faceva intorno ad essa tre giri, durante i quali doveva toccare la colonna con la mano, a distanza di poco tempo avrebbe trovato il compagno della sua vita. L'uso di girare intorno alla colonna è cessato nel 2007 - sottolinea Partipilo - quando questa è stata circondata da gabbia di ferro. In passato alcune persone avevano grattato con i coltellini la colonna per portarsene a casa dei pezzi. Adesso nelle fessure che gli incivili hanno creato, le donne speranzose continuano a infilarci dei bigliettini».Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
«San Nicola a me mi ha graziata - racconta la signora Teresa - Volevo fidanzarmi ma nessuno mi prendeva. Allora sono venuta qui, parlo di 14 anni fa, e feci tre giri intorno alla colonna. A distanza di una settimana mi sono fidanzata. Adesso tocca a mia figlia e non potendo girare, le ho detto di accarezzarla bene bene».Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
«Ho scritto a San Nicola per farmi trovare un fidanzato - dice Maria - Non basta la crisi che esiste per trovare un posto di lavoro, adesso c'è anche quella per trovare l'anima gemella».Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
«L'anno che hanno ingabbiato la colonna è stato l'anno in cui io persi tanti chili - rivela Simona - arrivai nella cripta convinta finalmente di poterci girare intorno, perchè prima di allora non passavo, era troppo stretto. Mi sono dovuta limitare a scrivere un pensierino».Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
Ma, se la tradizione dei tre giri della Colonna è da considerarsi acqua passata, lo stesso discorso non vale per l'immancabile sosta nei bar per sorseggiare la cioccolata calda nel dopo-messa. Per questo rituale molte signore di Bari vecchia aprono le porte delle proprie case ad amici e parenti, come ha fatto con noi (vedi foto galleria) la signora Michelina: «Per il protettore di Bari questo e altro».
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Alessandra Anaclerio
Alessandra Anaclerio
I commenti
- Michela - Simpatica questa tradizione e aneddoti, e l’articolo è interessante, a volte ci vuole anche un po' di ironia per affrontare temi difficili come questo, che sono causa di sofferenza per tante ragazze e donne, che per i più svariati motivi non riescono a trovare un fidanzato e marito cattolico. Purtroppo si tratta di un problema molto diffuso al giorno d'oggi. Il messaggio di fondo della Chiesa è quello di continuare a pregare e mantenere la fede, nonostante lo sconforto e le sofferenze. Questo è quindi un messaggio molto forte di speranza e fede, molto bello. Vorrei condividere la mia esperienza su questo argomento, perché anche io in passato ho sofferto molto perché non riuscivo a trovare un ragazzo cattolico con la fede da sposare per creare una famiglia cristiana. Nonostante la sofferenza ho continuato a pregare, e il Signore non mi ha abbandonata. Alla fine, anche se un po' in là con gli anni, sono riuscita a incontrare un ragazzo cattolico, e dopo un anno di conoscenza ci siamo sposati! Devo ringraziare per questo un'associazione cattolica seria e discreta grazie a cui ho potuto trovare il mio futuro marito: si chiama Movimento Anello d'Oro, gestito dall'Istituto La Casa, un consultorio famigliare cattolico. Quindi vorrei dire a tutte di mantenere viva la fede e la speranza, davvero i piani del Signore sono imprevedibili per noi.