Legge ''taglia ulivi'': a Cisternino manifestazione di protesta
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lunedì 29 aprile 2013
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di Eva Signorile
L’appuntamento è alle 10, nella Masseria Castelluccio, antica costruzione in pietra e trulli nascosta tra la terra rossa e gli ulivi millenari delle campagne tra Fasano e Cisternino. Ambientalisti e cittadini arrivano alla spicciolata da tutta la regione, chi con le auto colme di famigliari e amici, chi a bordo dei pullman organizzati nei capoluoghi pugliesi. Sono loro gli “indignati degli ulivi”: protestano contro le modifiche apportate il 3 aprile scorso alla legge regionale che tutela gli alberi monumentali, che introducono deroghe ai divieti di espianto, danneggiamento e abbattimento dei “patriarchi verdi”.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
Tra di loro c’è anche il consigliere regionale Francesco Laddomada, l’unico ad aver votato contro le modifiche. «Ci sono due mega progetti edilizi che stanno per decollare nel Fasanese – spiega il consigliere -. Il primo riguarda la realizzazione di alloggi residenziali, il secondo un complesso turistico-alberghiero in contrada Pettolecchia. Solo per permettere la realizzazione di quest’ultima costruzione sarebbe necessario espiantare 1.500 alberi».Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
Questo progetto nel marzo scorso è stato temporaneamente fermato da una sentenza del Consiglio di Stato, che ha sottolineato come “il paesaggio di Puglia costituisce un unicum irripetibile per cui a nulla valgono gli espianti che deturpano irrimediabilmente l’aspetto naturalistico dei luoghi”.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
Secondo Domenico Lomelo, presidente regionale dei Verdi in Puglia «la gravità della nuova legge sta nel fatto che all’articolo 1 si parla di “piani attuativi”, che rappresentano qualsiasi progetto rientri nel piano regolatore di un Comune. In pratica basta che un piano di lottizzazione sia presente nello strumento urbanistico generale ed è automaticamente salvaguardato con questa modifica che, tra l’altro, riguarda tutte le zone periurbane della Puglia».Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
«Quegli alberi sono come dei monumenti: è logico spostare un monumento per fare posto a un progetto edilizio?», si chiede ancora Lomelo.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
Il tempo scorre rapidamente in questa manifestazione che a tratti assume i colori e i toni della scampagnata fuori porta, per poi farsi improvvisamente seria. Ci si riunisce a più riprese all'ombra dei maestosi alberi, veri padroni della zona, con i rappresentanti dei comitati cittadini e delle associazioni ambientaliste pronti a portare all’attenzione dei presenti testimonianze e proposte. Tra queste: una lettera aperta al Consiglio regionale, un referendum abrogativo, una legge di iniziativa popolare. L’obiettivo è far di tutto affinchè la legge venga rivista e cambiata.
«Questa giornata di protesta per noi è solo l’inizio», promettono i manifestanti, mentre il sole cala lentamente oltre gli ulivi.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
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