di Mina Barcone

Terlizzi, tutti alla ricerca della ''cattedrale perduta'' 200 anni fa
TERLIZZI – “Che fine ha fatto la vecchia cattedrale ?”. Terlizzi, paese a nord-ovest di Bari, ha un suo duomo dedicato a San Michele Arcangelo, la cui datazione è però abbastanza recente (è del 1872) considerando la storia del paese, le cui origini risalgono al VI secolo dopo Cristo. Sembra infatti che alla fine del 700 i cittadini si ribellarono: volevano una cattedrale più grande, capace di contenerli tutti e di soddisfare la loro voglia di fede. Fu così che si decise di distruggere l’antica chiesa medievale del 1258 (sempre dedicata a San Michele), per costruirne un’altra più grande, che si trova in piazza Don Tonino Bello, nel cuore del borgo antico.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

Una storia, quella del duomo di Terlizzi, lunga e controversa. La primissima chiesa matrice fu addirittura costruita nel 1038 ad opera dei longobardi. Dopo soli 30 anni però fu abbattuta, così da poterne costruire una più grande per volere di un conte normanno. Questa nuova costruzione una volta terminata fu a sua volta unita a un nuovo edificio e l’insieme, finito il 22 gennaio del 1258, andò a formare il complesso del duomo. Questa cattedrale rimase in piedi per più di 500 anni, fino a quando il 2 dicembre del 1782 si decise di abbatterla perché giudicata troppo piccola e si decise di costruire una più grande “chiesa nuova” in stile neoclassico, che fu definitivamente completata nel 1872.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

Oggi però, a distanza di tanti anni, c’è chi, spinto dalla voglia di riscoprire la propria storia, si è messo alla ricerca di quella “cattedrale perduta”, andando a cercare i resti della vecchia chiesa che sembrano siano sparsi per tutto il centro storico di Terlizzi. Ideatore dell'iniziativa è Michele Amendolagine membro dell’associazione di promozione sociale "Torre normanna". «Stiamo portando avanti il progetto per indurre la cittadinanza a valorizzare le bellezze storiche passate e presenti della città di Terlizzi - spiega Michele -  così da incentivare anche il turismo nella nostra bellissima città».Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)


Pare infatti che di quel duomo antico, qualcosa sia rimasto: circa 150 tra bifore, teste leonine, lastre tombali. Frammenti sparsi che furono inseriti come fregi nei palazzi cittadini o conservati nel lapidario della Pinacoteca de Napoli. Addirittura il portale della cattedrale fu ricomposto sul fianco di un altra chiesa terlizzese, la chiesa della confraternita del Santissimo Rosario. (Vedi foto galleria)

«Il progetto è didattico - continua Michele – e verrà sviluppato in due fasi, una di ricerca e l'altra di rievocazione storica. La prima è costituita da visite guidate che porteranno gli alunni in giro per la città vecchia a riscoprire i frammenti dell'antico duomo. La seconda vedrà il suo culmine con la rievocazione in Cattedrale il 22 gennaio prossimo, con un corteo storico per le vie del centro e festeggiamenti con sputafuoco e musicisti tra botteghe medievali e tavole imbandite con piatti tradizionali».


© RIPRODUZIONE RISERVATA Barinedita
Una ricostruzione della facciata dell'antico duomo terlizzese
Tre frammenti dell'antico duomo: il portale (ricostruito sulla chiesa del Santo Rosario), una testa leonina e una bifora
Il duomo di San Michele Arcangelo oggi
Il nuovo duomo in notturna ritratto sul manifesto dell'iniziativa



Mina Barcone
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