Fuochi d'artificio, ecco i segreti di questo antico spettacolo
Letto: 9401 volte
lunedì 24 giugno 2013
Letto: 9401 volte
di Mina Barcone
Quando è nata la sua azienda?
È stata fondata dal mio bisnonno nel 1900. La mia è quindi una famiglia di fuochisti da quattro generazioni.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
E’ una delle più grandi del barese…
La più grande, basti guardare al numero dei dipendenti. Noi contiamo dieci fuochisti, mentre le altre 4/5 aziende nostre “colleghe” si fermano al massimo a 5 dipendenti ciascuna.
Come si diventa fuochisti?
Non esiste una scuola apposita per poter studiare l'arte della pirotecnica, ci si serve di una tradizione storica secolare che viene tramandata da padre in figlio. Per poter essere abilitati a maneggiare sostanze che sono comunque molto pericolose c'è però bisogno di un "tesserino", ovvero un certificato di idoneità che viene rilasciato una volta superato un esame che si esegue presso la prefettura, davanti alla commissione tecnica provinciale.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
Come si preparano i fuochi?
Ci sono diverse fasi. Si inizia con il preparare miscele con prodotti chimici acquistati in precedenza: ogni colore esige una miscela diversa. Sono gli artificieri pirotecnici comunemente chiamati fuochisti a preparare la miscela: è uno step molto importante. Pronto il colore si passa alla fase riempimento degli “artifici”, dei contenitori, che possono essere, in base alle autorizzazioni ottenute, sferici o cilindrici. I primi sono bombe da tiro che vengono poi lanciate da un grosso mortaio di ferro.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
E la polvere da sparo?
La polvere nera, fabbricata sempre da noi fuochisti, viene posizionata si dentro la bomba, che alla sua base, per darle la spinta necessaria. La diversa quantità di polvere da sparo utilizzata porta a un anticipo o a un ritardo nell’apertura della bomba e quindi conseguentemente a diversi effetti coreografici. Ce ne sono almeno una trentina.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
Quali sono i segreti per avere degli “spari” perfetti?
Il segreto sta nella scelta accurata dei prodotti e nel modo di mescolarli. Sono i colori, con la loro qualità, che portano alla creazione di spettacoli luminosi, nitidi e vivaci. Ma anche il ritmo è molto importante.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
In tanti anni è cambiato il modo di far esplodere i fuochi?
Qualcosa sì. Ora per esempio è possibile accendere le micce delle bombe anche tramite computer, quindi a notevoli distanze dal luogo in cui sono posizionate.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
Quanto costa uno spettacolo pirotecnico?
Dipende ovviamente dalla portata dello spettacolo. Si parte da un minimo di 500 euro, magari per i fuochi acquistati da un privato per un matrimonio, per arrivare a 20-30 mila euro per una sagra di paese o per una gara pirotecnica.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
Nel barese qual è la festa pirotecnica più grande?
Ad Adelfia, durante la festa patronale di San Trifone che si tiene all’inizio di novembre, vi è una vera e propria gara pirotecnica alla quale partecipano fuochisti che arrivano da tutta Italia. E' un ottima vetrina per noi. Anche durante la sagra di San Nicola a Bari raggiungiamo un ottimo livello con spettacoli non solo notturni, ma anche diurni.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
© RIPRODUZIONE RISERVATA Barinedita