Michelle Consalvo, la pittrice di Capurso che dipinge con il vino
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lunedì 3 febbraio 2014
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di Eva Signorile
Michelle, la tua è una vita dedicata all'arte.
Disegno da sempre. Mi sono diplomata in decorazione pittorica all'Istituto d'Arte Pino Pascali di Bari e successivamente ho conseguito il diploma di laurea in scultura, all'Accademia delle Belle Arti.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
Da dove nascequesta scelta di dipingere con il vino?
In passato utilizzavo già il vino per colorare alcune mie sculture in gesso. Usavo anche il caffè. Sono entrambi dei pigmenti utilizzati spesso con il gesso, proprio perché conferiscono all'opera quella sfumatura particolare che sa un po' di antico. Mi piaceva quel colore e, a un certo punto, ho voluto provare a usare il vino nella pittura. ho inziato prima con gli acquerelli, poi ho iniziato a dipingere su tela (vedi foto galleria).
In che modo?
La tela va preparata, perché assorbe molto. Prima di dipingere procedo con la preparazione di una base di colla e gesso, su cui poi si andrà a lavorare.
Che cosa comporta l’uso del vino?
Riesco ad ottenere tonalità più calde. Io dipingo molte nature morte e paesaggi marini, ma ciò che amo di più è fare ritratti. E il vino si presta molto a questo genere di soggetti.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
Ma il "nettare degli dei" mantiene i suoi colori intatti nel tempo?
Purtroppo va inconro a processi di ossidazione, che rischiano di alterarne le sfumature iniziali. Per evitare che questo accada, una volta terminati i dipinti li proteggo con apposite vernici che ne impediscono l'invecchiamento.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
C'è un tipo di vino più adatto di un altro per dipingere?
Scelgo i vini in base alle tonalità che desidero. Un primitivo di Manduria per esempio mi offrirà una gamma di sfumature scure, che io preferisco, rispetto ad altri vitigni. Se invece voglio tonalità più rosate, più chiare, allora scelgo un vino novello. Il bianco non l'ho mai usato, ma lo vedo un po' improbabile, dubito che possa colorare.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
Le tue opere però non sono fatte solo di questo...
No, chiaramente dipingo anche ad olio e poi realizzo delle sculture. Mi dedico anche al restyling dei mobili: mi piace portare gli oggetti e i mobili antichi a una nuova vita, attraverso l'arte. Il riciclo creativo occupa molta parte del mio lavoro: ho ad esempio creato delle tele, utilizzando i nastri delle musicassette, che ormai non servono più a nessuno. Questi vecchi oggetti che nessuno vuole più, grazie all'arte, acquistano una nuova poesia e una nuova musicalità.
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