Bari e i cassonetti svuotati di notte: «Rumore infernale, ci svegliamo di soprassalto»
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venerdì 7 ottobre 2016
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di Nicola Imperiale
I rioni interessati dalla raccolta notturna sono quelli con le strade più strette: Carrassi, San Pasquale, Madonnella e parte di Libertà e Murat. Qui infatti sarebbe impossibile scaricare i bidoni durante il giorno, a meno di non bloccare il traffico delle auto.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
«Sì ma allora perché non svolgere questo servizio magari in tarda serata o la mattina presto, quando comunque ci sono meno macchine ma non si è nel pieno del sonno?», si chiede Francesca, che abita a San Pasquale.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
«In realtà esistono già dei turni serali e mattinieri – rispondono fonti interne all’Amiu – ma non bastano quelli a “coprire” tutta la città: i mezzi sono pochi e quindi per completare il lavoro è necessario estenderlo anche di notte. In più i compattatori hanno una capienza limitata, pertanto una volta riempiti tornano alla “base” nella Zona Industriale, scaricano e ritornano in centro. Si tratta di un servizio molto lungo che deve essere “spalmato” su più ore della giornata».Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
E quindi per molti baresi non resta che arrendersi al fatto di dover essere strappati al sonno ogni notte. «Ma possibile che non si possa fare nulla? – si domanda Lucia, che risiede in corso Italia -. I camion passano fra l’una e le tre, svegliandomi di soprassalto e in estate sono costretta a stare con le finestre chiuse soffrendo il caldo».Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
Amedeo ci ha addirittura spedito un video in cui oltre a sentirsi il fracasso provocato dai mezzi dell’Amiu si vede un fonometro rilevare picchi superiori agli 80 decibel.
«Il macchinario non è professionale, ma comunque “a orecchio” si capisce che quel rumore supera il limite imposto dalla legge – afferma Massimo Nuovo, tecnico in fonometria di tipo ambientale –. Secondo la norma 447/95 e successive modifiche, durante le ore notturne un qualsiasi suono non dovrebbe andare oltre i 40 decibel (35 se si è in prossimità di luoghi sensibili come un ospedale). Il rumore provocato dalla raccolta dei rifiuti oltrepassa abbondantemente questo paletto, anche se per pochi istanti».Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
Quindi il Comune di Bari sarebbe di fatto “fuori legge”. «Ma solo in teoria però – avverte Nuovo -. Quando si parla di rumori da cui difendersi ci si riferisce sempre al baccano provocato da privati, non certo dagli enti pubblici. Anzi, il Comune può prevedere deroghe al superamento dei limiti prefissati: per feste patronali, concerti e anche per il servizio di un’azienda municipalizzata».Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
In realtà il problema vero è che il rumore per poter essere considerato tale e quindi “denunciabile” deve essere ripetuto e continuo, arrivando a superare i 4-5 minuti, mentre i camion della spazzatura esauriscono il loro servizio in un minuto. «Il disagio è troppo breve – conclude Nuovo – nessun tecnico del Comune lo classificherebbe come vero e proprio “inquinamento acustico”. I baresi se ne dovranno fare una ragione».Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
Nel video un fonometro rileva il rumore provocato dalla raccolta dei rifiuti in corso Sonnino:
© RIPRODUZIONE RISERVATA Barinedita
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Nicola Imperiale
Nicola Imperiale
I commenti
- Giovanna - Non è vero che non si può fare nulla. Leggete la sentenza del TAR https://lexambiente.it/materie/rumore/84-giurisprudenza-amministrativa-tar84/14725-rumore-azione-inibitoria-contro-le-emissioni-acustiche-nel-servizio-di-raccolta-rifiuti.html