di Katia Moro - foto Antonio Caradonna

Tangenziale di Bari, «chiudete lo svincolo di Santa Caterina: troppo stretto e pericoloso»
BARI – «Quanti altri incidenti dovranno esserci ancora prima che ci si renda conto della pericolosità di questo svincolo?». L’avvocato barese Antonio Totaro mette sotto accusa l’uscita numero 9 (Santa Caterina - Carbonara – Modugno) della tangenziale di Bari, quella che dalla zona dell’Ipercoop consente di prendere la statale 16 verso Brindisi. Secondo il legale questo breve e ristretto tratto di strada curvilineo si innesta “di botto” sulla circonvallazione barese e sarebbe stato spesso scenario di incidenti. (Vedi foto galleria) Abbiamo sentito l’avvocato.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

Perché ha deciso di puntare il dito su questo svincolo della tangenziale?

Perché sono in tanti coloro che si sono rivolti al mio studio legale per aver subito incidenti in quel punto: all’ennesimo caso di denuncia ho deciso di approfondire la questione. Ho così scoperto che quello svincolo di immissione non è conforme al Regolamento di attuazione delle norme tecniche Anas che prescrivono vincoli inderogabili e non rispetta gli standard di sicurezza minimi previsti dal Decreto ministeriale infrastrutture e trasporti del 19 aprile 2006.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

Che prevede il decreto?

Per le strade in cui vige un limite di velocità di 90 km/h  la distanza fra l’inizio della curva dello svincolo e la tangenziale dovrebbe essere di oltre 200 metri. Invece i calcoli operati sullo svincolo n.9 hanno al contrario dimostrato che la distanza in quel punto non supera i 108 metri. E’ quasi la metà.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

E questo che cosa comporterebbe?

Il tratto viario nel punto in cui si innesta con la corsia di destra della tangenziale è troppo stretto: ci si ritrova “di botto” sulla statale. E’ necessario praticamente fermarsi per non impattare con le automobili che percorrono la circonvallazione sulla destra. Ma il problema è che chi arriva alle spalle, dopo una curva così breve e veloce, si ritrova davanti una macchina ferma e non ha la possibilità di frenare in tempo: il rischio di un tamponamento è molto elevato.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)


Legalmente come si è mosso?

Ho inviato all’Anas una richiesta risarcitoria per il mio ultimo cliente che nel mese di ottobre ha subito un incidente su quella curva. Contestualmente ho espressamente invitato la società a provvedere all’adeguamento del tratto in questione ai criteri imposti dalla legge. Ma alla richiesta inoltrata ad oggi non è seguita alcuna risposta. La missiva è stata inviata anche al comandante della Polizia municipale di Bari ed alla Prefettura della città, che però hanno dichiarato di non essere competenti sullo svincolo stradale.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

E’ proprio così?

Se è vero che la strada è di proprietà solo dell’Anas, in base all’articolo 6 del Codice della strada la gestione della sicurezza delle strade extraurbane spetta comunque alla Prefettura. Questo ente istituzionale dovrebbe al più presto, a mio avviso, interdire la percorribilità della rampa sino a quando non verrà adeguata. Il fine è quello di scongiurare ulteriori sinistri se non addirittura vittime. Del resto è quanto già avvenuto per lo stesso svincolo in direzione opposta, quando dal centro commerciale si va verso Foggia. Constatata l’inadeguatezza, questa uscita è stata temporaneamente chiusa al traffico e messa a norma.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

Perché secondo lei non viene fatto altrettanto per lo svincolo in direzione sud?

L’unica spiegazione che riesco a darmi è che sia stata valutata la presenza di un flusso minore rispetto all’altro svincolo o che non ci sia stata la volontà di intaccare le proprietà private confinanti. Ma mi chiedo: possono queste motivazioni superare l’interesse pubblico e la salvaguardia della collettività oltre che il rispetto della legge?

(Vedi galleria fotografica)


© RIPRODUZIONE RISERVATA Barinedita
L'uscita permette dalla zona dell’Ipercoop di Santa Caterina di prendere la statale 16 verso Brindisi
Il rettilineo che porta alla curva dello svincolo
Il tratto viario nel punto in cui si innesta con la corsia di destra della tangenziale è troppo stretto: ci si ritrova “di botto” sulla statale. E’ necessario praticamente fermarsi per non impattare con le automobili che percorrono la circonvallazione sulla destra
Ma il problema è che chi arriva alle spalle, dopo una curva così breve e veloce, si ritrova davanti una macchina ferma e non ha la possibilità di frenare in tempo: il rischio di un tamponamento è molto elevato



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  • STEFANO - Egregi signori, quanto affermato nell'articolo relativo allo svincolo di Santa Caterina non è corretto. Gli incidenti possono avvenire solo per ignoranza di alcuni automobilisti. Infatti provenendo da Sud, prima del ponte di S.Caterina la tangenziale ha tre corsie a cui se ne aggiunge una quarta con le strisce orizzontali che dovrebbero segnalare di mantenere solo le tre corsie esterne. La quarta corsia a destra si apre porprio all'altezza della uscita dello svincolo e prosegue per circa 200 metri prima di immettersi nella terza corsia a destra. E' ovvio che se qualche automobilista pretende di immettersi subito sulla terza corsia, senza procedere prima nella corsia di accelerazione, commette un errore ed una infrazione.Anche l'avvocato scrivente l'articolo avrebbe bisogno di un ripasso delle modalità di guida. Se si dovesse dare retta a quanto scrive tale avvocato, andrebbero chiuse tutte le immissioni presenti sulla tangenziale. Usate la mappa di Google per osservare quanto da me affermato. saluti


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