Bari, quelle casette in legno poste sulla rotonda: chiuse da un mese, a che servono?
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venerdì 12 gennaio 2018
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di Marianna Colasanto
«Si tratta di box adibiti a vendita di qualsiasi tipo, delle specie di bancarelle – ci spiega Leo Volpicella, responsabile della Confcommercio Bari e Bat -. Ci sono stati praticamente imposti dal Comune nel momento in cui abbiamo chiesto di montare la ruota. L’intenzione dell’amministrazione era quella di sfruttare la novità della “panoramica” per rendere la zona della “rotonda” più attraente per i baresi, soprattutto durante le vacanze natalizie. Peccato che il progetto si sia rivelato un fallimento».Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
La Confcommercio a detta di Volpicella avrebbe speso mille euro a casetta tra costruzione, messa a norma e impianti. «Una somma che non abbiamo ancora recuperato – dichiara il responsabile – visto che siamo riusciti ad affittare solo 4 box (a 500 euro a settimana). Il fatto è che la ruota attira persone solo nel weekend e quindi in pochi hanno voluto investire in un’attività che rischia di essere non molto remunerativa».Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
«A questo problema se ne è aggiunto poi un altro – sottolinea Christian Calabrese, ideatore di eventi che sta cercando di affitare i box per conto della Confcommercio -. Le casette sono diventate realmente operative solo 15 giorni dopo l’inaugurazione della ruota, questo perchè il Comune a un certo punto per ragioni di sicurezza ha deciso di farci spostare l’intero “villaggio”. Prima si trovava sotto la ruota, poi invece è stato posto sul marciapiede antistante. Il ritardo ha chiaramente disincentivato gli esercenti e così in molti durante le vacanze natalizie si sono organizzati diversamente».Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
C’è tempo ora fino a marzo (quando l’attrazione verrà smontata) per cercare di “dare vita” a quei box. «L’unico modo per aprire le casette in realtà è proprio quello di slegare la loro attività a quella della “panoramica” – afferma Calabrese -. Stiamo infatti pensando di organizzare degli eventi dedicati al cibo o alla birra artigianale, sperando chissà che qualche commerciante decida finalmente di offrire i suoi prodotti all’ombra della ruota».Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
(Vedi galleria fotografica di Gennaro Gargiulo e Marianna Colasanto)
© RIPRODUZIONE RISERVATA Barinedita
Scritto da
Marianna Colasanto
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