di Maria Matteacci

Grattino scaduto, se hai avuto la multa presenta ricorso: potrebbero darti ragione

BARI - Il signor Nicola non ha trovato un solo posto nei parcheggi liberi di Bari ed è costretto quindi a sostare in uno a pagamento. Sono le 17. Esce dall'auto, va al parchimetro e paga un grattino con scadenza alle 18. Quindi lo espone sul cruscotto dell'auto e si allontana.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

Dopo un'ora tuttavia la sua auto è ancora lì e ciò non è sfuggito all'occhio attento di un ausiliare del traffico, che ha esposto una multa sul parabrezza. Ma a Nicola quella sanzione pare scorretta, perché per una causa di forza maggiore non ha potuto rimuovere la macchina dal posto né rinnovare il ticket entro il tempo pattuito. Gli sarebbe sembrato più giusto pagare un'eccedenza di costo. Cosa può fare? Presentare ricorso.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

Nell'ultima circolare inviata dal ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti al comitato Strisce Blu, infatti, il direttore generale per la Sicurezza stradale Sergio Dondolini ha informato che «se viene acquistato il ticket ma la sosta si prolunga oltre l'orario di competenza non si applicano sanzioni ma si dà corso al recupero delle ulteriori somme dovute, maggiorate dalle eventuali penali stabilite da apposito regolamento comunale, ai sensi dell'art. 17 c. 132 della legge n. 127/1997».Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

«L'eventuale evasione tariffaria - continua la circolare - non configura violazione alle norme del Codice, bensì una inadempienza contrattuale, da perseguire secondo le procedure "jure privatorum" (secondo le norme di diritto privato, ndr) a tutela del diritto patrimoniale dell'ente proprietario o concessionario».Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)


La missiva risponde alla segnalazione fatta lo scorso ottobre dal comitato Strisce Blu riguardo all'intenzione dell'amministrazione comunale di Lecce di eliminare l'avviso bonario per gli autisti che lasciano l'auto in sosta dopo la scadenza del grattino e procedere direttamente con la multa. Ma stando alle parole del ministero, se la zona di parcheggio è in concessione, la multa a grattino scaduto è illegittima e pertanto va contestata.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

Lo scorso anno a Casarano, la sentenza di un giudice di pace annullò un verbale della polizia municipale che aveva sanzionato un autista per aver lasciato la propria macchina in sosta malgrado il periodo autorizzato dal grattino fosse scaduto. «Invece che sanzionare - si legge nella sentenza - la pubblica amministrazione avrebbe dovuto prevedere il costo del tempo in cui si è ulteriormente goduto il servizio, oltre a una somma dovuta come penale». La multa, quindi, non è legittima se il conducente, dopo aver parcheggiato sulle strisce blu e aver esposto il tagliando, tarda ad andar via o a integrare il periodo di sosta.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

«Può infatti accadere - si legge ancora nella sentenza -  che, incolpevolmente o per causa di forza maggiore, l'automobilista  debba allontanarsi per procurarsi il ticket e nel frattempo subire la sanzione amministrativa». Come a Casarano anche a Udine, Caserta e Trieste sono state pronunciate sentenze favorevoli per l'automobilista.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

Non perda le speranze, dunque, signor Nicola. Prima di pagare (sicuramente controvoglia) il verbale, provi ad impugnarlo: potrebbe trovare un giudice di pace che le dia ragione.



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