Le due facce di Parco Perotti: di giorno le giostre, di sera le prostitute
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venerdì 11 gennaio 2013
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di Nicola De Mola
La realtà che si presenta oggi ai nostri occhi, però, purtroppo è un’altra. Se è vero che di giorno il parco con le sue giostre e il suo verde a due passi dal mare è diventato luogo ideale di ritrovo per famiglie con bambini, cani con i loro proprietari, ciclisti, podisti o per chi vuole semplicemente trascorrere una giornata all’aria aperta, di sera a causa della scarsa illuminazione e dei pochi controlli da parte delle autorità è tornato a essere una posto malfamato.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
Tutti i giorni all’imbrunire via Ballestrero si trasforma in un vero e proprio supermercato del sesso (vedi galleria fotografica) e da un capo all’altro della strada che lambisce la parte interna di Parco Perotti è possibile imbattersi in numerose prostitute di tutte le nazionalità e di tutte le età. E il bello è che ci si trova a due passi da una parrocchia, la chiesa di San Sabino, e da una sede istituzionale come la palazzina che ospita gli uffici dell’assessorato comunale alle Risorse umane, le cui scale e il cui parcheggio sono tra i punti favoriti dalle lucciole per attirare i clienti.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
«Porto spesso qui i miei figli a giocare: d’inverno fa buio prima e quindi si deve andare via perché c’è poca luce - racconta la signora Angela -. Ma il vero problema si ha in estate, quando troppo spesso le prostitute non attendono neanche che tramonti il sole».Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
«La scarsa illuminazione c’entra poco, perché ci sono donne che “esercitano” anche nel primo pomeriggio e attendono i clienti anche all’interno del parco, soprattutto d’inverno, quando è meno frequentato», puntualizza Maurizio, che fa abitualmente jogging nella zona. «Tra prostitute, guardoni, ma anche piccoli furti alle auto in sosta mi è capitato spesso di assistere a scene spiacevoli anche quando non è buio - conferma Paolo, un altro podista -. Senza contare che i “resti” dei rapporti sessuali restano a terra per giorni, prima che qualcuno pulisca».Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
Le parole di Paolo trovano conferma dando uno sguardo sul campetto posto tra il parco e la sede dell’assessorato alle Risorse umane (vedi galleria fotografica): cumuli di fazzoletti e preservativi usati sono lì in bella mostra e nelle giornate ventose finiscono anche sulla pista ciclabile e all’interno del parco, sotto lo sguardo innocente dei più piccoli e quello decisamente più imbarazzato dei loro genitori.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
Tracciando un bilancio ormai a distanza di un lustro dalla nascita di Parco Perotti, si può tranquillamente affermare che l’impresa di riqualificare quell’area non è riuscita o, a voler essere generosi, è riuscita solo a metà. Se in passato quella zona era considerata off limits a tutte le ore, oggi questo “parco dalla doppia personalità” sorto al posto di un complesso residenziale rappresenta per Bari l’ennesima contraddizione. E dire che in molti il giorno della sua inaugurazione si erano affrettati a definirlo enfaticamente “monumento alla legalità”.
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Scritto da
Nicola De Mola
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