Ritardi e cambi di rotta: il nuovo lungomare di Santo Spirito non riesce ancora a vedere la luce
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martedì 3 dicembre 2024
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di Francesco Sblendorio
Da oltre quattro anni infatti il tratto di litoranea che abbraccia il porto continua a cambiare aspetto, perché interessato dal progetto di riqualificazione a firma di Oriol Bohigas. Il nuovo lungomare, secondo l’idea dell’architetto spagnolo già autore del rifacimento del waterfront di Mola di Bari, sarà a senso unico e prevederà ampi spazi pedonali, una corsia ciclabile, percorsi per disabili, slarghi per ospitare i tavolini dei locali e un nuovo mercato ittico.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
Questo è però l’obiettivo che si doveva raggiungere a febbraio 2024 e che, quasi un anno dopo, sembra invece ancora molto lontano dall’essere centrato. Ad oggi è stato infatti completato solo un terzo dell'opera. Il tratto di strada interessato è stato suddiviso in lotti per evitarne la chiusura totale a traffico e passeggio, ma lentezze burocratiche, cambi di rotta imposti dalla Soprintendenza, difficoltà tecniche e scarsità di risorse umane al lavoro hanno fatto accumulare enormi ritardi.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
Il tutto procurando grossi problemi alla viabilità, agli esercizi commerciali presenti sul porto, ai residenti e ai turisti, privati di una delle più belle passeggiate di tutta Bari.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
Lo stato dei lavori - Arrivando da Palese percorriamo il lungomare di Santo Spirito fino alla Torre Aragonese. Qui i cartelli informano che inizia il tratto a senso unico. Poco dopo comincia la pavimentazione appena realizzata, più larga e colorata di quella precedente. Svoltato l’angolo compare uno slargo provvisto di panchine. Ma bastano pochi metri per ritrovare il vecchio marciapiede e notare la recinzione di un primo cantiere incompiuto. Siamo al mercato ittico che al momento può contare su spazi ristretti, perché alcuni banchi di vendita sono stati smontati.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
Superiamo un rondò e vediamo che per un lungo tratto la strada non è stata ancora raggiunta dai lavori. Ritroviamo il cantiere su piazza Roma: per qualche decina di metri nuove grate di ferro e un segnale di “deviazione” indicano un altro lotto di lungomare in rifacimento. Corsia pedonale, pista ciclabile e carreggiata sono evidenti, ma durano poco. Ben presto il nuovo lungomare lascia ancora spazio al vecchio. Procediamo e svoltiamo all’angolo del Castello di Argiro lasciandoci sulla destra il molo nord del porto: di fronte a noi i segnali indicano la fine del tratto interessato dal rinnovamento.
Il progetto per il nuovo lungomare - Fino al 2020 il tratto di strada che abbraccia il porto presentava due sensi di marcia e parcheggi lungo i marciapiedi. Nell’estate di quell’anno la carreggiata divenne però a senso unico e al centro furono creati dei posti auto a spina di pesce e una pista ciclabile.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
A febbraio 2023 partirono poi i lavori veri e propri, che hanno come obiettivo quello di lasciare la corsia per le auto a senso unico e di rendere quella pedonale più larga e dotata di percorsi per non vedenti. In mezzo dovrà passare la ciclabile, ridisegnata per renderla meno stretta e irregolare di quella provvisoria. I parcheggi saranno invece del tutto eliminati.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
Nei piani c’è anche la realizzazione di vari slarghi dotati di panchine: uno vicino al porto peschereccio, uno ai piedi della Torre, un altro prima di piazza Roma e un quarto nella zona dello storico bar “Qui si gode”. Da rivoluzionare anche la zona adibita a mercato ittico. I banchi per la vendita del pesce saranno perpendicolari alla carreggiata e non più paralleli come ora, per non ostacolare la visuale del porto a chi passeggia.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
Anche quest’area sarà ripavimentata, così come tutto il tratto di lungomare interessato. In più saranno installate delle vasche per la depurazione delle acque reflue e per la raccolta dell’acqua piovana. A completare il tutto ci saranno un nuovo impianto di illuminazione e la piantumazione di 80 alberi.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
Le cause dei ritardi – Tutto molto bello, peccato che, come detto, i lavori stanno andando avanti molto lentamente. «Ci sono giorni in cui l’impresa non lavora e anche quando lo fa sul cantiere non sono presenti più di due operai», denuncia Rosa Petruzzelli, presidente di “Il lungomare che vorrei”, associazione creata allo scopo di far sentire la voce dei residenti nelle scelte relative alle opere di rifacimento del waterfront di Santo Spirito.
A illustrare le ragioni dei forti ritardi è la neopresidente del V Municipio Maria Morisco. «Il cambio di amministrazione comunale ha comportato fisiologicamente un rallentamento di molte opere pubbliche - sottolinea -. A questo si aggiungono ragioni tecniche, come la difficoltà di individuare la collocazione migliore per le vasche di depurazione e raccolta dell’acqua. Inoltre, considerato che Santo Spirito è un luogo molto frequentato in estate, si è scelto di non procedere con i lavori durante la bella stagione per permettere alle attività di ristorazione di mettere i tavolini sul lungomare».
A tutto ciò si è aggiunto l’intervento della Soprintendenza. «Sui materiali utilizzati per la pavimentazione è intervenuta la Soprintendenza per l’Archeologia, Belle arti e Paesaggio – evidenzia l’architetto Gerardo Milillo, esperto in conservazione e restauro -. L’ente ne ha chiesto la sostituzione per ragioni di qualità e questo ovviamente ha allungato i tempi. La cosa assurda però è che Santo Spirito è storicamente caratterizzato da edifici costruiti in pietra calcarea bianca: invece la nuova pavimentazione stradale sarà realizzata con un materiale industriale composto da mattoncini neri, rossi e gialli che stonano completamente con il contesto».Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
I problemi – Naturalmente un cantiere che procede a rilento provoca evidenti problemi. «Viviamo nel disordine da tempo – rileva Rosa Petruzzelli –. Ad esempio da mesi vediamo il materiale edilizio giacere all’interno del cantiere e restare inutilizzato a lungo, con i detriti che spesso scivolano fuori dalle recinzioni e finiscono sulla strada».Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
Poi c’è il problema viabilità. Il lungomare rappresenta infatti un’importante arteria stradale: ridurne a senso unico il tratto centrale con la rimozione dei posti auto ha comportato evidenti disagi.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
«Il parcheggio previsto vicino alla stazione dei Carabinieri deve ancora vedere la luce e i posti realizzati su altre vie sono insufficienti - denuncia sempre l’associazione -. In più i lavori in corso bloccano da mesi il tratto di lungomare compreso tra il bar “Qui si gode” e via Udine, strada quest’ultima che collega il porto a via Napoli. Obbligando così auto e pedoni a un giro lunghissimo».Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
Il tutto ha già causato danni al turismo locale: sono in tanti coloro che quest’estate hanno preferito andare a mangiarsi un gelato sul mare in altre località, evitando così di farsi una passeggiata in un cantiere. «D’altronde poi se mancano i posti auto chi mai verrebbe qui? - si chiede il titolare dell’enoteca “D’Aniello”-. A che serve lo slargo pedonale per farci mettere i tavoli fuori dai locali se non si permette di parcheggiare nelle vicinanze?».Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
Anche la vendita di pesce, storica attività del porto di Santo Spirito, ne sta risentendo. «Con il cantiere aperto abbiamo riscontrato una notevole riduzione degli affari rispetto agli anni scorsi», incalza Alessandro Fiorentino dell’associazione Marinai Santo Spirito.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
A oggi la data prevista per la conclusione dei lavori è maggio 2025, ritardata quindi di 15 mesi. Ai residenti di Santo Spirito non resta quindi che armarsi di tanta pazienza, nella speranza di passeggiare l’estate prossima sul nuovo discusso lungomare Cristoforo Colombo.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
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