Bari, c'è sempre più povertà: aperta una nuova mensa sociale. Le immagini
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venerdì 4 ottobre 2013
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di Salvatore Schirone
A guidarci nella visita (vedi video e foto), mentre fremono gli ultimi lavori, è Decio Minunno, il responsabile diocesano della mense cittadine. La nuova struttura sorge accanto alla chiesa di Santa Chiara in strada Tresca nei pressi del Castello Svevo. Tutto è ormai pronto per accogliere i volontari e gli ospiti che fino ad oggi frequentavano la vecchia mensa San Giacomo.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
«L'anno scorso abbiamo contato 13mila pasti elargiti in tre giorni alla settimana, giovedì venerdì e sabato - ci spiega Minunno -. Questa nuova grande sala da pranzo potrà contenere comodamente 130 commensali. Ma grazie alla spaziosa veranda e alla sala di accoglienza, si spera di poterne ospitare molti di più. La nuova cucina infatti può sfornare fino a 300 pasti».Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
Ci sono bagni indipendenti per gli ospiti e per il cuoco e il personale, che vi posso accedere da entrate separate. La mensa ha un accesso secondario posteriore ricavato da un tratto di strada ottenuto in concessione dal demanio per 150 euro all'anno, ritagliato dal complesso sul quale sorgerà la nuova sede della Sovrintendenza. Dal giardino posteriore, attraverso un cancello posto sulla strada principale del lungomare, potranno accedere i furgoni dei rifornimenti.
Una struttura moderna ed efficiente ottenuta dalla ristrutturazione e dal rifacimento completo di quella che una volta era la casa del custode del palazzo della sovrintendenza. Il costo complessivo dei lavori ammonta a 300mila euro, frutto di donazioni effettuate da privati e banche. Il Comune di Bari ci ha messo 20mila euro. Circa 27mila euro sono stati invece raccolti da 53 enti tra parrocchie, istituti religiosi e movimenti.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
Un risultato importante per dare una risposta concreta ed efficiente ad una piaga, quella della povertà, che negli ultimi anni di crisi ha mostrato particolarmente la sua virulenza, anche a Bari. Attenzione, chi viene a chiedere un pasto qui non è solo il “solito” extracomunitario o senzatetto. Molte delle persone che frequentano le mense dei poveri sono italiani che si trovano attualmente in grave difficoltà, che spesso hanno perso il lavoro. Dei 150 frequentatori abituali della mense cittadine, più di un terzo è costituito da baresi che non ce la fanno ad andare avanti.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
Algimiro, un operatore della Caritas di una parrocchia di Carrassi dice: «Ci troviamo davanti a persone che fino a qualche anno fa portavano viveri per i poveri e che ora sono costrette loro a chiedere la carità». Franco Sifanno, attivo volontario della mensa di San Giacomo, racconta: «Negli ultimi tempi tra i nostri ospiti abbiamo avuto impiegati e anche funzionari. Mi è capitato di incontrare vecchi amici che sapevo stare economicamente bene».
Le cause della crescente povertà non sono solo legate solo alla crisi. A volte sono il frutto si scelte di vista sbagliate. Il vizio del gioco e la droga ad esempio. Oppure frutto di matrimoni andati a finire male. Lo sa molto bene don Franco, che quotidianamente riceve richieste di aiuto e che per questo chiarisce: «Nella nostra mensa noi non eroghiamo pasti, ma doniamo relazioni familiari. Non mi piace parlare di mensa ma di famiglia. La povertà economica è spesso solo la conseguenza di altre povertà culturali, che sono di carattere spirituale, relazionale e sociale».Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
Nel video, la nuova mensa di Santa Chiara:
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Scritto da
Salvatore Schirone
Salvatore Schirone
I commenti
- michele - Mi sono proposto come cuoco, gratuitamente ovviamente ,per dare una mano, nemmeno mi hanno risposto.