di Salvatore Schirone

Filobus, Decaro: «Ora l'avvio dipende dall'Amtab». La risposta dell'azienda
BARI - «Ci ho messo la faccia fino ad oggi, ora tocca all'Amtab». Con queste parole il delegato alla Mobilità per l'amministrazione comunale di Bari, Antonio Decaro prende le distanze dall'annosa vicenda della partenza più volte annunciata e rinviata della prima linea filotranviaria di 15 Km che dovrebbe collegare Bari a Carbonara e Ceglie (vedi foto esclusive in galleria).Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

Decaro questa volta non si sbilancia, anzi si tira fuori da ogni previsione e scarica ogni responsabilità futura sul neoeletto direttore d'esercizio nominato dall'Amtab lo scorso novembre, l'ingegner Sergio Bocchetti. Che abbiamo ascoltato.  
 
Ingegner Bocchetti, Decaro dice che la partenza dei filobus dipende ora solo da lei.
 
Appena mi è stato affidato l'incarico, a dicembre scorso, mi sono messo al lavoro. L'avvio della nuova linea di filobus non è un processo facile e immediato. In questi giorni stiamo effettuando le verifiche sulle tre sottostazioni di Sant'Anna (viale De Gasperi), Largo 2 Giugno (nei pressi del supermercato GS) e di Ceglie (via Domenico di Venere). Abbiamo cominciato la revisione delle vetture e faremo partire il primo corso di formazione del personale preposto alla conduzione. Dopo 25 anni, da quando cioè la filovia fu dismessa nel 1987, abbiamo perso tutte le necessarie professionalità. Inoltre sono subentrate nuove norme sulla sicurezza e nuove disposizioni Ustif (Ufficio speciale trasporti a impianti fissi) a cui dobbiamo ottemperare.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
 
Ma non avevate già ottenuto le autorizzazioni del ministero?
 
Purtroppo no. Non abbiamo ancora il riconoscimento di agibilità sulla prima tratta, quella di 9 Km che va da via Capruzzi a piazza Umberto di Carbonara. E su questo stiamo lavorando. Inoltre devono essere messe a punto anche tutte le vetture. Si tratta di cinque vecchi filobus trimodali BREDA, modello F1, che richiedono diversi interventi di aggiornamento e di tre filobus acquistati più recentemente, marca VAN HOOL, modello A330T. Questi mezzi sono stati per troppo tempo fermi ed esposti alle intemperie nel deposito all'aperto. Si tratta di macchine con delicate parte elettroniche. Molte schede si sono rovinate e sono da sostituire. Si sa, l'efficienza delle macchine dipende dall'utilizzo. 

 
Infatti. Molti sono convinti che non cammineranno mai.
 
Questo non è vero. Abbiamo già messo su strada alcuni mezzi e stiamo verificando il funzionamento. Lo facciamo durante le ore notturne, ma anche nelle prime ore pomeridiane. Per ottenere il certificato ministeriale di agibilità dovranno percorrere almeno 30mila km. Un risultato che pensiamo di conseguire nel giro di poche settimane. 
 
Ma se non avete personale in possesso di brevetto di guida, chi li sta conducendo?
 
In questa fase stiamo utilizzando personale messo a disposizione dai nostri fornitori. Prevalentemente conducenti provenienti da Napoli e da Lecce. Ma contiamo di selezionare tra le circa 50 domande pervenute dagli autisti di autobus della provincia di Bari una ventina di nuovi conducenti. I candidati dovranno frequentare un corso e saranno sottoposti da un esame finale davanti ad una commissione che presto sarà istituita, composta da esperti esterni dell'Ustif regionali e interni all'azienda.   
 
Decaro ha dichiarato di non avere nessuna influenza sulle decisioni dell'Azienda. Di non aver condiviso, durante la suo mandato di assessore prima e di delegato poi, la scelta dell'acquisto di altre tre macchine a gasolio, piuttosto che a metano. Inoltre ha annunciato che appena si otterranno tutte le necessarie autorizzazioni il Comune provvederà con un atto pubblico a cedere all'Amtab la proprietà di tutta l'infrastruttura filotranviaria, in prospettiva di una graduale privatizzazione dell'azienda. Sembra che si voglia togliere una “patata bollente” dalle mani.
 
Il Comune è allo stato attuale il principale azionista dell'Amtab Spa. Ha esercitato e continua ad esercitare un controllo importate sulle scelte aziendali. Noi tuttavia auspichiamo questo passaggio di proprietà perché ciò ci consentirebbe una maggiore autonomia di azione soprattutto nell'affidamento ad aziende terze dei service e della manutenzioni degli impianti, elementi strategici per l'ordinario funzionamento della filovia.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
 


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