Liti, dubbi, multe e quel pesce che puzza: Bari al tempo della raccolta differenziata
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lunedì 3 luglio 2017
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di Eva Signorile
Una svolta epocale per le abitudini dei baresi, che ora dovranno buttare i propri scarti in appositi bidoncini distribuiti dal Comune, stando attenti a separare la carta dalla plastica e l’organico dall’indifferenziato: rifiuti che saranno poi smaltiti a orari e giorni prefissati.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
Insomma dalla completa “anarchia” a cui da sempre i cittadini erano abituati, si passa a un sistema che prevede cura, attenzione, ordine e rispetto delle regole. Una rivoluzione che in molti stanno vivendo con ansia, anche per il timore di incorrere in pesanti sanzioni, secondo quanto prevede la relativa ordinanza comunale.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
Tra problemi e soluzioni, ecco le quattro situazioni-tipo in cui è facile imbattersi al tempo della raccolta differenziata.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
I rifiuti “itineranti” – Differenziare stanca? Si pensa con nostalgia a quando bastava mettere tutto in grandi bustoni per poi buttare tutto nei cassonetti per strada? Niente paura, un metodo per aggirare le regole c’è: basta caricare la propria auto di immondizia e raggiungere il quartiere più vicino, quello in cui lo smaltimento si fa ancora con il metodo “old style”.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
Una volta in loco, si individua un qualsiasi cassonetto e si conferisce lì tutto ciò che si era caricato nel portabagagli. Attenzione però, il pericolo è dietro l’angolo e le guardie municipali potrebbero essere pronte a infliggervi una sanzione di 50 euro. Lo sanno bene i sei “contrabbandieri dei rifiuti” che sono stati colti in flagrante mentre smaltivano i propri scarti nel rione di Palese, lì dove la nuova raccolta non è ancora partita.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
Le guerre condominiali – Per i condomini con oltre 9 unità abitative la raccolta si fa attraverso i “carrellati”, cioè bidoni più grandi in cui stoccare i rifiuti delle singole famiglie. Di solito sono posti all’interno di spazi comuni come cortili o parcheggi e vengono portati per strada il giorno in cui è previsto l’arrivo dei camion dell’Amiu.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
Il primo tra i condomini che va a gettare la propria immondizia è tenuto a tirar fuori il carrellato del giorno. Ma tra chi non lo vuole fare perché non è igienico e quello che ha la sciatica e i reumatismi, il rischio è quello che a “sporcarsi le mani” siano sempre gli stessi.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
Una soluzione esiste ed è quella di affidare a ditte esterne il compito del trasporto dei bidoni, ma c’è anche chi non è d’accordo nel pagare una quota mensile per questo servigio. Insomma, un motivo in più per scannarsi durante le riunioni condominiali.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
Per di più, se qualcuno sbaglia a differenziare mettendo ad esempio la plastica nella carta, la multa non è semplicemente inflitta a colui che si è macchiato di questo “crimine”, ma viene spalmata su tutti i condòmini. E’ facile pensare che la raccolta differenziata porterà a vere e proprie guerre all’interno delle palazzine baresi.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
Il vasetto dove lo metto? – Che poi mica è così difficile sbagliare. Malgrado il Comune abbia fornito una guida su cosa conferire e dove, la confusione è ancora tanta. Ad esempio dove vanno gettati i piatti e i bicchieri di plastica? Di regola nel contenitore della plastica. Il che è giusto, ma solo dopo averli lavati e separati dagli scarti organici.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
E gli scontrini? Sono di carta ma non vanno nella carta. E anche i fazzoletti se sono troppo colorati o sporchi diventano rifiuto da organico. Nel dubbio comunque basta gettare tutto nel bidone "amico" dell’indifferenziato, quello senza regole e che accoglie tutto senza farsi troppi problemi.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
Organico – Sullo smaltimento dei rifiuti organici i cittadini sono tutti d’accordo: sembrano troppo pochi i due giorni a settimana previsti per questo genere di raccolta. Soprattutto d’estate tenersi in casa gli scarti alimentari può diventare seriamente puzzolente. E anche porli fuori al balcone non è il massimo, visto che si potrebbe essere assaltati da mosche e insetti affamati. E quindi qual è la soluzione?
«Ho chiesto a mio fratello di Milano, città dove da anni esiste la raccolta differenziata, come fanno loro quando mangiano il pesce – scrive Giovanni su Facebook -. Mi ha risposto che ormai si sono organizzati bene: basta consumarlo la sera prima del ritiro».Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
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