''La rivoluzione'', strada della morte: la Provincia mette le mani avanti
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martedì 18 febbraio 2014
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di Gabriella Quercia
Possiamo fare il punto della situazione sulla “rivoluzione”?
La S.P. 234 è un’ex strada statale, che è gestita dalle Province dal 2001. Quella di Bari “possiede” 15 km di strada, quella della Bat 21,5 km. È effettivamente una strada pericolosa, a causa della presenza di numerosi incroci. Per questo uno dei primi interventi che abbiamo realizzato è stato il potenziamento della segnaletica. Oltre all’imposizione del limite di velocità a 50 km/h e al divieto di sorpasso.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
Ma questo non è bastato…
Sì, è così. Gli automobilisti corrono comunque e poi c’è un problema legato ai cartelli.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
E’ vero che vengono rubati i pannelli solari che garantiscono il funzionamento delle luci lampeggianti?
Purtroppo è verissimo. Non solo vengono rubati i pannelli solari che alimentano la segnaletica verticale, ma spesso sono stati prelevati anche i cartelli stessi, rivenduti probabilmente nel mercato illegale del rame e dell’alluminio. Viene da sé ripristinare la segnaletica comporta una spese non indifferente che non sempre è possibile effettuare subito.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
La manutenzione dei cartelli viene curata adeguatamente?
La segnaletica verticale è di buona qualità: è rivestita con una pellicola di lunga durata, mentre quella orizzontale viene manutenuta periodicamente. Attenzione però: il nostro Ente è responsabile dei cartelli che sono sulla provinciale, mentre tutto ciò che riguarda le intersezioni è di competenza dei Comuni.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
Ma non potrebbero essere inseriti dei semafori?
E’ una cosa che non sarà fatta mai. Ce ne sarebbero troppi e a breve distanza l’uno dall’altro. Immaginate se ci fosse un semaforo per ogni stradina: il traffico non scorrerebbe più e ci sarebbero grosse lamentele da parte degli automobilisti.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
Allora perché non costruire delle rotonde?
Infatti un intervento sostanziale è stata la costruzione della prima rotatoria in corrispondenza dell’intersezione con la S.P. 238 anch’essa un’ex Strada Statale. La S.P. 238 collega Trani- Altamura. Poi nel programma triennale dei lavori pubblici c’è in programmazione una seconda rotatoria. Nello specifico questa rotatoria verrà realizzata tra la S.P. 238 e la S.P. 19. Ma il progetto è ancora in attesa di approvazione.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
Mancano i vincoli paesaggistici?
Il problema è che la S.P. 19 è una strada provinciale che ha un interesse sia storico che archeologico. E’ un “tratturo”: un antico percorso che ha dei vincoli di tipo storico, ambientale e idrogeologico. Su alcuni tratturi non si possono fare neanche le operazioni basilari di manutenzione, come per esempio rifare la pavimentazione. Per questo per realizzare qui una rotatoria bisogna avere i permessi di Sovrintendenza, Regione, Autorità di Bacino e Comuni. In più bisogna attendere che vadano a buon fine alcuni espropri.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
Insomma ci sarà da aspettare…nel frattempo volete dare un consiglio agli automobilisti?
C’è una cosa fondamentale che spesso viene dimenticata: la Provincia ha ereditato delle strade che al momento della loro costruzione non erano state minimamente concepite come vie da percorrere massicciamente. Erano state create per gli agricoltori che con i carri si recavano a lavorare i propri terreni. Le stradine piccole, strette, costruite in posizioni poco congeniali sono difficili da modificare. Non si può dare sempre la colpa alle Istituzioni. Quindi sono gli automobilisti che devono sensibilizzarsi e capire ad esempio che se ci sono dei limiti di velocità bisogna rispettarli.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
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Gabriella Quercia
Gabriella Quercia
I commenti
- Norbert Steingress - Moda italiana - Slowfood - doce vita ...... tutto italiano Slow-traffic. Invenzione italiana? No, fino a quando si tifa per la velocità (delle macchine)! In molte