Derubati dopo essere stati ipnotizzati: è mistero a Bari
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giovedì 7 febbraio 2013
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di Alessandra Anaclerio
Il racconto è della signora Maria, una delle tante baresi vittime di furti avvenuti (a loro dire) tramite ipnosi. Secondo le diverse testimonianze, i furfanti si avvicinerebbero con disinvoltura al bersaglio prescelto, chiedendo un informazione o semplicemente domandando l'ora. Questioni di attimi e il gioco sarebbe fatto: le vittime si ritroverebbero denudati degli oggetti più cari, dai gioielli al denaro.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
Usiamo il condizionale perché secondo gli esperti è praticamente impossibile ipnotizzare qualcuno per strada, in poco tempo. «Sicuramente esistono dei modi molto veloci per ipnotizzare una persona, ma non può accadere nel giro di qualche secondo - dichiara la psicologa Jole Losole -. Il tempo minimo affinchè scattino i meccanismi mentali che inducono la persona all'ipnosi si aggira intorno ai 2-3 minuti». « L'ipnosi è una procedura abbastanza complicata, richiede tempo ed ambienti silenziosi - conferma il neurochirurgo Domenico Murrone-. In strada non può essere di certo eseguita».Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
E allora? Non si può che parlare di “giallo”.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
Registriamo un’altra testimonianza, quella di Raffaele, 75enne residente a Triggiano. «Ero appena uscito dal cortile di casa mia per andare a lavorare in campagna – ci dice - quando vedo fermarsi di fronte a me un uomo su un motorino che mi chiede la strada per raggiungere la farmacia più vicina. Neanche il tempo di rispondergli che mi sento bloccato, come addormentato. Al mio “risveglio” l'uomo sul motorino non c’era più e neanche il mio prezioso orologio che avevo al polso e i soldi che custodivo nelle tasche dei pantaloni».Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
Anche per le forze dell’ordine questo fenomeno sarebbe fondato sul nulla. «Da quello che mi risulta non ci sono mai state denunce di furti avvenuti tramite ipnosi - dichiara il comandante dei Carabinieri del presidio di Via Campione a Bari-. Quella dell’ipnosi potrebbe essere una versione che la vittima fornisce agli altri per evitare di ammettere di essere stato derubato facilmente».Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
Ma le vittime non ci stanno. Loro dicono di non aver spiegato le modalità del furto alle forze dell’ordine solo «per evitare di far ridere » come ammette Raffaele, oppure perchè «quel che è successo sarebbe stato troppo lungo da spiegare», come sottolinea Maria.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
Dunque, da una parte ci sono persone derubate convinte di essere state ipnotizzate, dall’altra esperti che dichiarano sia impossibile parlare di ipnosi e infine le forze dell'ordine che considerano questi racconti solo delle “scuse”. Noi, possiamo solo raccontarvi ciò di cui siamo venuti a conoscenza: purtroppo in questo caso è difficile capire dove risieda la verità. Ce lo siamo chiesti, ma per una volta la parola giusta da usare è “mistero”.
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Scritto da
Alessandra Anaclerio
Alessandra Anaclerio