Grumo, cane agonizza al mercato: «Dissanguato tra l'indifferenza dei passanti»
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lunedì 24 febbraio 2014
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di Vincenzo Drago
«La segnalazione - racconta Sara Lavezzo, attivista dell'Adan - ci è arrivata da due simpatizzanti della nostra associazione che erano lì per il mercato settimanale. La bestiola, un meticcio di circa un anno, era stata sbranata da altri cani e rischiava di morire dissanguata, ma pur trovandosi in un luogo affollato non era stata soccorsa da nessuno: una noncuranza agghiacciante».Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
In zona c'erano delle pattuglie della polizia, presenti per garantire l'ordine tra le bancarelle. «Posso capire chi non ha le competenze per assistere un animale o si fa impressionare dalle ferite - prosegue la volontaria - ma non comprendo perché nessuno si sia rivolto alle forze dell'ordine. Ed è inconcepibile che questa situazione sia andata avanti per ore: dalle nostre analisi risulta infatti che le lacerazioni risalivano a diverso tempo prima del nostro arrivo».Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
Ora Chicco è ricoverato in prognosi riservata in un ambulatorio di Acquaviva delle Fonti. Ha perso molto sangue e non riesce ancora ad alzare la testa per via di forti dolori al collo, ma mangia, beve e le sue ferite stanno lentamente scomparendo. È ben nutrito, pesa circa cinque chili. Sarà adottabile non appena la prognosi verrà sciolta.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
In attesa del lieto fine, Sara spiega che gli atteggiamenti di disinteresse verso gli animali in difficoltà sono frequenti. «Quello di Chicco non è un caso isolato – afferma -. Cani investiti dalle auto e ignorati dai conducenti, cuccioli con il cordone ombelicale gettati nei cassonetti, cani abbandonati durante le vacanze: sono solo alcune delle emergenze che spesso affrontiamo».Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
Situazioni che per chi non si occupa di animali ogni giorno possono invece sembrare eccezionali. Sono centinaia infatti i commenti postati sul profilo Facebook dell'Adan, alcuni dei quali collegano la vicenda di Chicco "all'inciviltà dei meridionali". «Si tratta di supposizioni idiote - chiarisce la ragazza - visto che simili crudeltà avvengono anche nel Nord Italia, posso garantirlo visto che vivo in provincia di Padova. È vero però che nel Settentrione si è più organizzati: tutti i cani hanno il microchip e vengono sterilizzati. Il randagismo è un fenomeno assai ridotto».Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
A Grumo invece le cose non vanno affatto bene. «Qui non esiste un canile - conclude Sara - e le sterilizzazioni vengono effettuate da noi, soprattutto grazie alle donazioni che per fortuna ci arrivano. Ma con quattro o cinque segnalazioni al giorno il lavoro si fa insostenibile e non siamo certo retribuiti per questo compito. Senza l'intervento del Comune insomma la situazione difficilmente potrà migliorare».Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
I commenti al post dell'Adan su Facebook: https://www.facebook.com/photo.php?fbid=640662029335099&set=a.440830902651547.107993.100001739237732&type=1&theater
© RIPRODUZIONE RISERVATA Barinedita
I commenti
- gius - si dovrebbe anche scrivere nome e cognome del sindaco, e relativi dati di contatto
- sorrentino gianpiero - Chiunque si trova in divisa e trova un animale ferito ha "L'OBBLIGO" di intervenire in primis -coscienziosamente- e poi legalmente.... se non lo fa....non e' una persona e soprattutto non e' degno di portare l'uniforme.........