di Dafne Ranieri

Il barese Nicola: «Mille euro per sposare una brasiliana sconosciuta»
BARI – «Mi hanno offerto mille euro in contanti e un viaggio in Brasile. Non ci ho pensato due volte e sono andato a sposarmi». Il giovane barese Nicola è uno dei tanti italiani che in cambio di soldi hanno deciso di contrarre un matrimonio “fasullo”, valido per la legge ma in realtà privo di ragion d’essere, perché messo in piedi tra due persone che prima di dirsi “sì” non si erano mai viste.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

Funziona così. Ci sono donne provenienti da Paesi poveri che cercano una vita migliore, ma al posto di imbarcarsi su un “gommone della speranza” per entrare clandestinamente in Italia, scelgono una via legale: sposano un italiano sconosciuto in modo da ottenere così la cittadinanza nel nostro Paese. E qui ci sono “mediatori” che offrono soldi a giovani che pur di guadagnare qualcosa decidono di imbarcarsi in complicate avventure.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

«Quest’estate ero alla disperata ricerca di un lavoretto – racconta Nicola (un nome inventato) - e tramite amici sono entrato in contatto con un uomo che mi ha offerto del denaro per aiutare una “sua cara amica” brasiliana. Mi ha garantito mille euro più un viaggio gratis a Rio de Janeiro. E io non mi sono fatto sfuggire un’occasione del genere».Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

Così Nicola è andato in Brasile, ha sposato una ragazza di colore ed è ritornato qui. «Il tutto è durato due settimane – spiega il giovane -. Lei è invece rimasta a Rio. Mi è stato spiegato che una volta giunta in Italia, sarò ricontattato per effettuare il “ricongiungimento familiare”».Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

A quel punto per far ottenere la cittadinanza alla brasiliana dovranno passare due anni. Prima del 2009 infatti bastavano 6 mesi, ma proprio per cercare di porre un freno a questo tipo di matrimoni si è deciso di allungare i tempi necessari per far diventare “italiane” le ragazze provenienti da altri Paesi.  

Ma trascorsi i due anni poi che succederà a Nicola? «In realtà ho un po’ paura – ammette il giovane -. Dovremmo chiedere il divorzio, ma non vorrei che lei se ne approfittasse e  mi chiedesse il mantenimento».Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

Perché la “fregatura” in questi casi è in agguato. Sentite cosa è avvenuto a un altro barese, amico di Nicola. «A lui è andata veramente male – dice il ragazzo -. Una volta arrivato in Brasile il matrimonio è saltato, la donna ha cambiato idea. E quindi non solo non ha ricevuto i soldi che gli erano stati promessi ma è rimasto bloccato lì perché non poteva permettersi il viaggio di ritorno. Gli era anche stato garantito che durante la permanenza avrebbe alloggiato in alberghi a cinque stelle e si è ritrovato invece a vivere praticamente nelle favelas. Ora stiamo cercando un modo per farlo tornare, anche perché la sua famiglia non è a conoscenza di tutta questa storia».


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  • Mireile Vignoto - le cose non funzionano cosi.. prima trova le informazione giuste... la leegge da alla cittadina o cittadino un permesso di soggiorno per ricongiuggimento familiare e non la cittadinanza.. per averla uno deve vivere in italia da sposato o meno per 10 anni e cosi prende la carta di soggiorno. un volta con questa deve dimostrare di parlare italiano, pagare le tasse ( non si tratta di un lavoretto ogni 6 mese) e di conoscere la costituizione italiana ( cosa che la maggioranza degli italiani non fa) e poi la richiede. inoltre un italiano puo chiedere anche 20 milla euro alla persona e credimi, moli lo fanno... ma poi ragiona.. se un italiano si vende per 1000 euro.. ce molto da pensare...


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