Bari, la storia di Michele: da San Pasquale a Londra per preparare la pasta fresca
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giovedì 7 aprile 2016
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di Michele Castaldo
La storia ha inizio un anno e mezzo fa, quando i due imprenditori sono entrati nella bottega di Michele per rubargli qualche trucco del mestiere: avevano intenzione di aprire un locale a Londra e volevano capire come fare a preparare una pasta il più possibile “made in Italy”. Del resto Michele da tempo forniva consulenze per chef e aziende produttrici di macchinari da cucina.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
«Ma i due – sottolinea l’uomo - si resero subito conto che non sarebbe stato per nulla facile fare la pasta fresca: c’è bisogno di grande esperienza e capacità non comuni. E così mi hanno proposto di diventare loro socio e andare a lavorare con loro a Londra. Complice il fatto che una delle mie figlie studia proprio in Inghilterra, ho proposto a mia moglie questo progetto e insieme abbiamo accettato l’offerta. Dopo qualche mese eravamo sulle rive del Tamigi».Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
E così da un anno a questa parte Michele non prepara più la pasta tra i tetti bassi di San Pasquale ma tra i grattacieli della City, a Londra. Lì ha aperto “Scarpetta”, un pasta-bar che offre agli uomini in giacca e cravatta che affollano gli uffici del cuore finanziario della città le specialità del Belpaese. La pasta viene preparata con la tecnica della trafilatura al bronzo dietro un bancone a vista e poi condita e servita. E i “sir” inglesi sembrano gradire, visto che il locale sta avendo un buon successo.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
D’accordo, ma a Londra non ci sono già decine di ristoranti italiani? Qual è la novità? «La maggior parte dei locali che affollano la capitale londinese non hanno a che fare con l’italianità – ci risponde Michele -. Usano solo il brand “Italia” ma poi sono aperti e gestiti da persone di tutt'altra nazionalità». Scarpetta al contrario si avvale di chef rigorosamente italiani che usano perlopiù prodotti provenienti dal Belpaese, tra cui la farina che viene importata direttamente dalla Puglia. «Stiamo anche lavorando per introdurre nel menu pasta ripiena di alcuni dei nostri prodotti tipici, come la ricotta», aggiunge l’uomo.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
Ma il laboratorio di San Pasquale che fine ha fatto? «Non l'ho del tutto abbandonato: ora è nelle mani di un mio dipendente – afferma il pastaio -. E sono sicuro, lui riuscirà ad averne la stessa cura che per vent’anni gli ho dedicato io».
© RIPRODUZIONE RISERVATA Barinedita
Scritto da
Michele Castaldo
Michele Castaldo
I commenti
- Alfonso Russo - Articolo interessante e ben scritto
- Mary Urago - Bravo Michele, articolo piacevole da leggere!
- Milly - Interessante e significativa storia di ordinaria emigrazione
- Anastasia Chiechi - Scrittura fluida e argomento interessante. Complimenti !
- olimpia deleonardis - Complimenti per la scrittura e la chiarezza!
- susanna crudele - Bravo. Continua così!
- castaldo Francesca - Bravo bella storia scritta benissimo
- Serena Urago - ... Quando si dice che 'nessuno è profeta in patria'... Ma anche no! Bella storia.
- Tommaso - Ciao Michele Un caro saluto da Tommaso della Fiorucci. Salutami Alessandra e mandami un tuo indirizzo di posta
- Michael D'Elia - Articolo interessantssimo e molto piacevole, di cristallina chiarezza e scritto in una maniera impeccabile. Complimenti, Michele!!
- Michele - Che bella storia!!
- Daniele - Pugliesi sempre i migliori!
- Michele - Chiara esposizione della storia con una spiccata comunicazione emotiva