Mariangela, 29enne aspirante suora: «Gioia e pazienza, la mia vita come in coppia»
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venerdì 8 luglio 2016
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di Laura Villani
Perché una ragazza decide di entrare in convento?
Una risposta al “perché” non c’è. O meglio io non la conosco: è Lui che chiama. Posso solo dire di essere cresciuta in una famiglia cattolica e praticante che mi ha trasmesso determinati valori di vita. A 14 anni ho iniziato a frequentare l’Azione Cattolica, dove nel tempo ho svolto ruoli quali l’educatrice per i più piccoli e la responsabile parrocchiale. Lunghi anni di lavoro, ma a un certo punto a Dio tutto ciò non bastava più. Pian piano m’ha fatto capire che quella esperienza per me doveva finire: servivo altrove.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
Una volta ascoltata la “chiamata” qual è stato il primo passo?
L’ho detto ai miei genitori che hanno da subito sostenuto la mia scelta, perché se sono felice io lo sono anche loro. E poi grazie a padre Mino, prete somasco della mia parrocchia e del mio paese, mi sono unita alle Missionarie Somasche Figlie di San Girolamo Emiliani di Elmas, in provincia di Cagliari. Con loro ho iniziato un percorso che durerà almeno 3-4 anni e che mi porterà, spero, a indossare il velo. E’ un cammino esteriore e soprattutto interiore, fatto di piccoli e grandi passi da compiere ogni giorno.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
Come si svolge la tua giornata tipo?
Sveglia alle 6.30, segue alle 7.30 la preghiera e alle 8 partecipo alla Santa Messa presieduta dai padri somaschi (che sono accanto a noi, ma in un’altra struttura). Dopo la colazione, partono gli impegni. Noi ci occupiamo di una casa famiglia per ragazze adolescenti affidateci dal Tribunale e dai servizi sociali. Alle 13 si pranza tutti insieme. Seguono nel pomeriggio altre funzioni (collaboriamo tra l’altro con una parrocchia periferica di Cagliari). Alle 18.30 preghiera, vespri e si comincia preparare la cena che si svolge alle ore 20. Alle 21.30 vediamo con le altre ragazze un film. E infine preghiera e si va a letto per riposarsi in vista degli impegni del giorno seguente.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
Quindi riuscite a vedervi un film: di che genere?
In questi giorni stiamo guardando "Braccialetti rossi", ma le consorelle scelgono film di generi diversi: comici, romantici, di avventura, anche polizieschi. E non è l’unico momento “ludico” della giornata. In estate, quando le ragazze che seguiamo non vanno a scuola, andiamo insieme al parco o anche al mare. Queste non sono cose che contrastano con una vita da aspirante suora.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
Ma non hai paura che con il tempo ti possano mancare i sabato sera, le feste, i social, i vestiti, gli amori?
Bah, la sera non è che sia mai uscita così tanto, visto che durante il giorno ero sempre impegnata con l’Azione Cattolica. Per feste cosa si intende? A quelle di compleanno non ci ho rinunciato, per gli altri tipi di party non ho mai avuto una gran passione. Come anche per i vestiti: non sono mai stata un’amante della moda, ma al contrario del “bello comodo che costi poco”. I social network invece continuo a utilizzarli nei ritagli di tempo durante la giornata. Chiaramente cercando di dar testimonianza di Lui e della mia “povera” vita. Curo infatti una rubrica giornaliera sul Vangelo del giorno, denominata #dalvangelodioggi.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
E gli amori?
Che amori mai dovrebbero mancarmi se ho l’Amore in assoluto nel mio cuore e nella mia vita? E poi onestamente vivere in una comunità con altre consorelle di età diverse è gioioso, divertente, arricchente e devi avere una pazienza esagerata. Ma mi spiegate qual è la differenza con una normale vita di coppia?
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