di Giovanni Di Nunno

BARI - E’ barese purosangue ma a vederlo sembra un giapponese per via dei tratti somatici orientali. Andrea “Yuu” Dentuto è probabilmente l’unico italiano riuscito a diventare disegnatore per la Futabasha, una delle più importanti società di manga (i fumetti giapponesi). Il suo lavoro più importante? Disegnare il mitico "Lupin III". La sua storia inizia a Bari, passa per Tokyo e si conclude (per ora) di nuovo a Bari. Scopriamola insieme.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
 
Quando è nata la tua passione per i manga giapponesi?
 
Ho sempre disegnato fin da piccolissimo ma mi ricordo con precisione che a nove anni vidi per la prima volta in televisione il cartone animato "Heidi". Quegli occhioni grandi mi fecero letteralmente impazzire e da quel momento mi innamorai dei maestri giapponesi dell’animazione e dei fumetti.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
 
Una passione che diventa una scelta di vita, come andò?
 
Dopo aver frequentato il liceo artistico ed essermi laureato all’accademia delle Belle Arti di Bari, a 24 anni non ci pensai due volte: comprai il mio bel biglietto aereo per Tokyo e mi trasferii lì, per dieci anni.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

Come fu l’impatto con il Giappone?
 
Abbastanza duro, non è facile arrivare lì senza un contatto e soprattutto senza conoscere la lingua. Per fortuna riuscii ad essere subito assunto da un importante studio di animazione dove si realizzavano cartoni animati, contemporaneamente feci l’arredatore e l’insegnante di italiano per mantenermi in una città costosa come Tokyo. Ma il mio sogno era sempre quello di pubblicare i manga.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

 
E riuscisti a realizzarlo....
 
Direri di si, dopo alcune piccole produzioni riuscii a superare il provino come disegnatore di fumetti di una delle più grandi case editrici di manga, la Futabasha, l'editrice storica di Lupin, uno dei personaggi manga più famosi al mondo. Potete immaginare la mia gioia: fin da ragazzo avevo desiderato di disegnare Lupin e finalmente ci ero riuscito. E il fatto che avessero scelto un italiano per quel lavoro mi riempii di orgoglio.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
 
Ma allora perchè, dieci anni fa, decidesti di lasciare il Giappone e il tuo lavoro?
 
Per stare vicino alla famiglia. Dopotutto mi ero fatto la mia bella esperienza, mi ero tolto tante soddisfazioni e decisi che la mia vita sarebbe stata ancora per un po' in Puglia. 
 
Di che cosa ti occupi attualmente?
 
Oggi faccio l’illustratore e il traduttore, insegno come realizzare manga ai giovani e sono fra gli organizzatori di "LevanteCon" e di "B-Geek" due manifestazioni che si occupano di scienza e fumetti e giochi a Bari. Mi piace molto scoprire nuovi talenti e cercare di inserirli nel mondo dei fumetti. Sono diventato praticamente un talent-scout e devo dire che a Bari ci sono alcuni ragazzi che promettono molto bene. Chissà magari anche loro approderanno a Tokyo un giorno, me lo auguro.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)


In galleria: alcuni manga opera del disegnatore barese.


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