Bari, tre bambini e una petizione: «Salviamo le ville storiche di Santo Spirito»
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lunedì 25 marzo 2019
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di Eva Signorile
“Le salviamo?”. È questa la domanda che campeggia su un foglio di quaderno esposto nei corridoi dell’istituto comprensivo Aristide Gabelli, la scuola elementare frequentata dagli “attivisti”. (Vedi foto galleria)
Perché i ragazzini hanno maturato la loro iniziativa proprio tra i banchi, grazie soprattutto a un Pon che aveva come tema principale il territorio. Da qui l’idea di far firmare una petizione a compagni, docenti e genitori da presentare poi al Comune di Bari il prossimo 4 aprile.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
Abbiamo incontrato i piccoli protagonisti: Sofia, Flavia e Roberto. «Durante il Pon – ci dicono - abbiamo avuto modo di esplorare il nostro quartiere, conoscendo meglio le belle ville di Santo Spirito. Purtroppo ci siamo resi conto del fatto che molte sono in stato di degrado. Addirittura siamo venuti a sapere che Villa Ferrara, che si affacciava su via Napoli, è stata rasa al suolo lo scorso autunno per far posto a un nuovo palazzo. Noi crediamo che questo non sia giusto: queste costruzioni rappresentano un pezzo del nostro passato e andrebbero tutelate».Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
E a guardarle queste dimore di fine 800/inizio 900, sparse principalmente tra corso Umberto e corso Garibaldi, c'è in effetti da rimanere incantati. Si veda ad esempio Villa Serafina-Spinelli, immersa in un parco dove gli alberi di agrumi si alternano a metri di glicine che rivestono recinzione e pergolati. O ancora Villa Giordani, in stato di abbandono: si sgretola ogni giorno un po’ di più ma rimane stoicamente in piedi, in attesa che una mano misericordiosa venga a strapparla al declino.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
«Purtroppo solo uno fra i tanti antichi edifici di Santo Spirito gode del vincolo della Soprintendenza», sottolinea Adele Pulice, esperta di storia locale intervenuta all'incontro conclusivo del corso di approfondimento scolastico.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
Del resto, come abbiamo scritto in un precedente articolo, proprio la Soprintendenza ha sollecitato il Comune di Bari ad “attivarsi repentinamente in merito alla redazione di piani di recupero relativi a centri storici come quello di Santo Spirito, ad oggi del tutto inesistenti”.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
Ma nel frattempo, in attesa che le istituzioni agiscano, i bambini si sono mossi in anticipo. «Abbiamo già raccolto quasi 70 firme – affermano con determinazione – e molte altre le raccoglieremo nei prossimi giorni. Perché distruggere quelle ville equivale a dare un “pugno” alla nostra storia».Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
(Vedi galleria fotografica di Eva Signorile)
© RIPRODUZIONE RISERVATA Barinedita
I commenti
- Alberto Ricciardi - Bravissimi, davvero un'ottima iniziativa! La conoscenza e consapevolezza delle bellezze storiche della città deve iniziare dalla più tenera età, e la tirata d'orecchie all'amministrazione comunale...'distratta' ( per non dire altro) è necessaria! E' scandaloso sostituire palazzi e ville storiche con moderne anonime colate di cemento/alveari grazie al vecchio e scellerato piano casa del 2009 che consente il notevole ampliamento della cubatura abitabile. Come sta purtroppo accadendo in varie zone della città...