di Gaia Agnelli - foto Daniela Quintavalle

Bari, nel rione San Pasquale la libreria che vende solo volumi di poesia: è l'unica in Italia
BARI - «Ciò che mi ripaga è vedere l’affetto e lo scambio di idee che legano chiunque entri in questo magico mondo: a farmi andare avanti sono proprio la passione e l’amore per questo genere letterario». Parole della 37enne Serena Di Lecce, fondatrice di Millelibri, un luogo che è lecito definire speciale, visto che rappresenta l’unica libreria in Italia specializzata nella vendita di sola poesia. (Vedi foto galleria)

Attiva dal 2018 in via Dei Mille, nel rione San Pasquale, Millelibri può definirsi un atto di “coraggio”, perché aperta in una città come Bari in cui da sempre le librerie faticano a trovare spazio. In più qui si è deciso di puntare su un settore raramente protagonista delle classifiche di vendita.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

È vero però che proprio questo suo essere “di nicchia”, ha permesso al locale di ritagliarsi un angolo tutto suo nel panorama letterario del Bel Paese. La proprietaria è così riuscita, con l’aiuto dei suoi collaboratori Grazia e Luca, a trasformarsi in un punto di riferimento per autori e appassionati del genere, che si ritrovano nel suo accogliente salottino letterario per dare vita a gruppi di lettura, scambiarsi opinioni, sfogliare volumi e parlare di nuove uscite.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

«Certo, parlando in termini economici la mia scelta potrebbe sembrare temeraria e sicuramente non l’ho presa con l’obiettivo di incassare milioni. Mi ha motivata semmai un innamoramento sbocciato da bambina, quando passavo le giornate leggendo versi – afferma Serena, mentre sfoglia una vecchia raccolta di John Keats all’interno del suo regno –. Ai poeti però purtroppo i grandi punti vendita hanno sempre dedicato poco spazio, da qui l’esigenza di venire incontro a tutti gli amanti del genere, che in questo luogo possono finalmente trovare ciò che cercano».Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

Ci guardiamo intorno. Tra scrivanie, tavolini, scaffali stracolmi trovano posto volumi nuovi e usati, classici e contemporanei. Si va da pilastri come Rimbaud e Dickinson a nomi più recenti quali Luzi, Simonelli e Ortesta, passando per autori più ricercati come Hölderlin, Tjutčev e Wilcock. Si fanno anche notare edizioni datate e introvabili e opere stampate da piccolissime case editrici, che qui diventano le vere protagoniste.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)


I volumi sono infatti ordinati senza un criterio di notorietà e importanza per dare la stessa visibilità a piccoli e grandi editori. Testimone di questa scelta è l’accostamento di un classico quale “Quaranta Poesie” di Georg Trakl a un cestino con alcuni opuscoli realizzati dalla nuovissima collana “Isola” che unisce i versi alle illustrazioni: tra questi, “Mar di Tasman” e “Passaggio a Mezzogiorno”.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

«Per scovare queste realtà bisogna anzitutto leggere molto, altrimenti diventa difficile capire che cosa debba essere preso in considerazione – dichiara Serena –. E spesso poi sono proprio gli autori a contattarci per proporci le loro opere».Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

A dominare è la luce soffusa delle numerose lampade, che “riscaldano” anche un angolino dove si trovano due poltrone di legno poste ai lati di un tavolino rotondo. In giro sono sparsi quadri e mensole sulle quali riposano libricini di autori come Federici, Ulbar, Iannone e Gentile. Ci colpisce poi un divano intagliato e rivestito di velluto senape dall’antiquata aria napoleonica.

«Alcuni mobili sono regali dei clienti – svela la Di Lecce –, altri invece appartenevano ai miei nonni. È stata proprio la loro biblioteca a introdurmi alla poesia, quindi è significativo per me averla nel mio ambiente lavorativo».

C’è poi una stanza dedicata ai testi di seconda mano, spesso portati qui dai lettori che li hanno messi così a disposizione di altri appassionati. Qui, tra moderne mensoline, cassette di legno e altra mobilia vintage, la fa da padrone uno scaffale cilindrico illuminato da un filo di lucine. Girandoci attorno notiamo raccolte di grandi scrittori che spaziano da Omero e Ovidio, sino ad arrivare a Baudelaire e D’Annunzio.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

Altre pubblicazioni sono però decisamente più datate e rare, quasi introvabili come l’“Aladino” di Corrado Govoni, di cui notiamo un’edizione del 1946 con dedica dell’autore.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

Tutta questa varietà si riflette sugli avventori di Millelibri. « La poesia – conclude Serena prima di salutarci  – è vittima di un pregiudizio che la associa a una scrittura monotematica, quando in realtà si occupa di un’infinità di temi e di mondi. Attira così in questo piccolo luogo giovani e adulti dagli interessi più disparati, trasformandosi in un potente mezzo di comunione universale».Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

(Vedi galleria fotografica)


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Millelibri si trova in via Dei Mille...
...nel rione San Pasquale di Bari
«Certo, parlando in termini economici la mia scelta potrebbe sembrare temeraria e sicuramente non l’ho presa con l’obiettivo di incassare milioni», afferma la fondatrice Serena Di Lecce, mentre sfoglia una vecchia raccolta di John Keats all’interno della sua libreria
Ci guardiamo intorno. Tra scrivanie, tavolini, scaffali stracolmi trovano posto volumi nuovi e usati, classici e contemporanei
Si va da pilastri come Rimbaud e Dickinson a nomi più recenti quali Luzi, Simonelli e Ortesta...
...passando per autori più ricercati come Hölderlin, Tjutčev e Wilcock. Si fanno anche notare edizioni datate e introvabili e opere stampate da piccolissime case editrici, che qui diventano le vere protagoniste
I volumi sono infatti ordinati senza un criterio di notorietà e importanza per dare la stessa visibilità a piccoli e grandi editori. Testimone di questa scelta è l’accostamento di un classico quale “Quaranta Poesie” di Georg Trakl a un cestino con alcuni opuscoli realizzati dalla nuovissima collana “Isola” che unisce i versi alle illustrazioni: tra questi, “Mar di Tasman” e “Passaggio a Mezzogiorno”
A dominare è la luce soffusa delle numerose lampade...
...che “riscaldano” anche un angolino dove si trovano due poltrone di legno poste ai lati di un tavolino rotondo
In giro sono sparsi quadri e mensole sulle quali sono riposti libricini di autori come Federici, Ulbar, Iannone e Gentile
Ci colpisce poi un divano intagliato e rivestito di velluto senape dall’antiquata aria napoleonica
«Alcuni mobili sono regali dei clienti – svela la Di Lecce –, altri invece appartenevano ai miei nonni. È stata proprio la loro biblioteca a introdurmi alla poesia, quindi è significativo per me averla nel mio ambiente lavorativo»
C’è poi una stanza dedicata ai testi di seconda mano, spesso portati qui dai lettori che li hanno messi così a disposizione di altri appassionati. Qui, tra moderne mensoline, cassette di legno e altra mobilia vintage, la fa da padrone uno scaffale cilindrico illuminato da un filo di lucine
Girandoci attorno notiamo raccolte di grandi scrittori che spaziano da Omero e Ovidio, sino ad arrivare a Baudelaire e D’Annunzio
Altre pubblicazioni sono però decisamente più datate e rare, quasi introvabili come l’“Aladino” di Corrado Govoni, di cui notiamo un’edizione del 1946 con dedica dell’autore



Gaia Agnelli
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  • Mariella - Che bella scoperta! Grazie Gaia Agnelli per quest'ultima chicca che ci proponi!
  • Leonardo - Vi possono interessare le mie poesie?


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