Bari, la storia di Nicola "Parasole": dalle visiere allo stadio alla grattamarianna sul mare
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venerdì 17 giugno 2022
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di Mattia Petrosino - foto Adriano Di Florio
Siamo così andati a trovarlo nei pressi dell’entrata del Lido San Francesco, dove dal 1980 si posiziona con il suo tre ruote trasformato in una sorta di bar all’aperto. (Vedi foto galleria)
Quando arriviamo troviamo Nicola intento a preparare granite per i passanti. Subito risalta agli occhi il suo Ape azzurro, su cui sono apposte le scritte che riportano i nomi di “Grattamarianna” e “Parasole”. All’interno del cassone è allestito il “laboratorio”, dove è presente la grande lastra di ghiaccio che, “grattata” con un raschietto di metallo, dà vita alla mitica granita che verrà poi insaporita con sciroppi al limone, alla menta, all’amarena o al “mellone”.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
Seduto su una sedia, dietro il “bancone”, c’è lui: occhi verdi, maglia bianca e cappellino rosso. Gli chiediamo come mai tutti lo chiamino “Parasole”.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
«Siete pronti per ascoltare la mia storia? – esordisce simpaticamente –. Tutto è cominciato nel 1970, quando a soli 16 anni per guadagnare qualche soldino mi venne in mente di posizionarmi davanti al glorioso Stadio della Vittoria per offrire ai tifosi delle visiere per ripararsi dal sole. Le creavo con i cartoni delle sigarette e facevo in modo che sulla visiera fossero ben evidenti le scritte “Marlboro” o “Merit”. Anche se la vera svolta avvenne nel 1977, quando il Bari dopo tre anni risalì in serie B. Per l’occasione preparai i cappellini riportandovi sopra il gallo e la dicitura “Forza Bari”: non c’era tifoso che non li indossasse».Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
Ed è da questo piccolo lavoretto che iniziò la carriera da ambulante “tuttofare” di Lombardi, che negli anni è riuscito a vendere di tutto per strada: dai giocattoli natalizi alle uova pasquali, dalle rose per San Valentino alle mimose della Festa della donna, per finire alla bevande distribuite durante San Nicola.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
«Non mi è mai piaciuto stare fermo – sottolinea –. Mi sono sempre inventato qualcosa pur di lavorare. Oggi però mi limito ad aiutare mio figlio al mercato ortofrutticolo di via Napoli e, quando il Bari gioca in casa, a vendere allo stadio gadget e bandiere. Oltre naturalmente a preparare la mia celebre grattamarianna».Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
Dolce quest’ultimo in cui si è specializzato dal lontano 1980. «Conoscevo qualche amico a Santo Spirito che faceva le granite – dichiara – e decisi di provarci anch’io. Girando per San Girolamo capii che la zona di San Francesco, piena di spiagge, poteva essere quella giusta. E così scelsi di posizionarmi proprio qui con il mio tre ruote: un luogo che non ho mai più lasciato».Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
Da 42 anni infatti non c’è estate senza “Parasole”. «Inizialmente vendevo anche qualche articolo da mare – dice – ma poi mi accorsi che l’unica cosa che “funzionava” davvero era la "grattata". E da allora non faccio che quella: un prodotto che mi ha reso famoso di generazione in generazione. Basti pensare che ci sono persone che venivano da me quando erano piccoli e che ora portano qui i loro figli».Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
In effetti mentre parliamo notiamo la lunga fila creatasi davanti alla postazione di Nicola: ci sono bambini, ragazzini e adulti, tutti desiderosi di ricevere la squisita specialità da gustare poi di fronte al mare.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
Ed ecco che Nicola si mette all’opera. Prima “gratta” con forza la lastra con un raschietto dalla lama tagliente, poi posa il ghiaccio tritato all’interno di un bicchiere e infine vi aggiunge lo sciroppo del gusto richiesto.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
«La sua grattamarianna è buonissima e lui è davvero una persona splendida – interviene il signor Carlo mentre sorseggia una granita alla menta appena preparata –. Vengo spesso qui, anche solo per fare due chiacchiere con lui. Perché con “Para” non puoi fare altro che ridere, è troppo forte».Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
«Sono il “piccio” dei bambini, ma in realtà mi amano un po’ di tutti – conclude sorridendo Nicola –. I clienti me li sono guadagnati con il tempo, con un pizzico di bravura. E quando nelle domeniche molto affollate mi porto qui qualche aiutante, c’è sempre chi pretende che la granita sia fatta da me, perché altrimenti, dicono, “non ha lo stesso sapore: quello di Parasole”».Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
(Vedi galleria fotografica)
© RIPRODUZIONE RISERVATA Barinedita
Scritto da
Mattia Petrosino
Mattia Petrosino
Foto di
Adriano Di Florio
Adriano Di Florio
I commenti
- Gigi De Santis - Complimenti al giornalista Mattia Petrosino e al fotografo Adriano Di Florio. Alla scoperta della Bari nascosta, per quanto riguarda notizie singolari. Bravi