Bari, "angurie fresche da Donato": la bancarella che dal 1974 vende meloni pure di notte
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mercoledì 30 agosto 2023
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di Gaia Agnelli - foto Fabio Voglioso
Siamo così andati a trovare il signore in una sera di agosto, per conoscere la storia di questo “fast food” dell’anguria. (Vedi foto galleria)
Quando arriviamo troviamo l’uomo intento a tagliare fette di melone rosso per i numerosi clienti in fila, proprio accanto all’insegna che recita: “Angurie fresche da Donato”. Il suo “negozio”, illuminato da numerose lampadine e coperto da un tendone bianco, si trova lì dove è sempre stato, quasi ad angolo con largo Due Giugno, luogo che dagli anni 80 ha dato il nome al grande parco cittadino che caratterizza questa zona.
«Quando però io e mia moglie inaugurammo la nostra bancarella, nel 1974, qui c’era solo una grande distesa di terreno - esordisce Genchi -. Eravano appena venticinquenni all’epoca e ci mettemmo alla ricerca di un secondo lavoro oltre quello che già praticavamo come fruttivendoli al mercato di via Pitagora (oggi divenuto di Santa Chiara) nel rione Japigia. Così ci venne in mente di aprire un punto dove portare le nostre angurie per offrirle affettate e ghiacciate agli assetati baresi. Scegliemmo quest’angolo perché è da sempre molto trafficato, ma anche per via del fatto che per anni in quest’area fu posizionato il luna park. In questo modo attiravamo i bambini, che dopo un giro sulle macchine da scontro e sull’ottovolante venivano immancabilmente a rifocillarsi da noi. Ora le giostre non ci sono più, ma direi che la scelta del luogo non è stata sbagliata: è passato tanto tempo e siamo ancora qua».
Diamo un’occhiata al punto di vendita, dove, in minima parte, sono esposti anche altri tipi di frutta quali pesche, prugne e meloni gialli. Sono i verdi cocomeri però a farla da padrone, messi a mo’ di piramide sul bancone. Del resto si tratta di prodotti amati da grandi e piccini e il cui consumo è consigliato dagli esperti per il loro alto contenuto di acqua e vitamine.
«Scegliamo quelli migliori, quelli che arrivano dal Salento e dalla Sicilia - afferma con orgoglio Genchi dopo averne preso uno bello grosso dal frigo -. Da noi vengono coppie, famiglie, ma anche comitive che alle 2 o alle 3 di notte dopo aver passato la serata fuori decidono di “sciacquarsi la bocca” con il cocomero. In realtà siamo aperti anche durante il giorno ed è mia moglie Rosaria a presiedere la bancarella mentre io lavoro a Japigia. Ma fino alle 20 funzioniamo più come fruttivendoli che come “anguriari”».
Facciamo ora due chiacchiere con le persone in attesa di una fetta di frutto rosso. «Per me e i miei amici, da giugno ad agosto, è questo il sostituto dei “cornettari” invernali – dichiara il 33enne Giancarlo –. Del resto cosa c’è di meglio di un melone per concludere la serata in estate?».
«Abito qui da quasi cinquant’anni e Donato e Rosaria ci sono sempre stati - sottolinea l’82 enne Giuliana -. Sono un punto di riferimento per Carrassi, un rione che nonostante i tanti cambiamenti non ha mai vissuto un’estate senza il loro stand».
«Molti clienti li abbiamo visti crescere - conferma Donato prima di salutarci -: ci sono persone che venivano qui con i loro nonni e oggi vi portano i figli. C’è stato chi negli anni ha provato a imitarci, ma noi continuiamo a essere quelli veri e originali».
(Vedi galleria fotografica)
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I commenti
- Francesco - Qui è stata girata una scena del film "Mio Cognato " nel 2002 con protagonista Sergio Rubini