Danza del ventre, il ballo delle «donne che hanno perso qualcosa»
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martedì 5 marzo 2013
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di Rachele Vaccaro
Marilena, come ci si approccia alla danza del ventre?
Spesso per gioco, per curiosità. Chi si innamora di questa danza però vi rimane legato, perchè non si tratta solo di un ballo: è uno stile di vita, è esternazione di sè stessi. Un modo per esprimere la propria personalità attraverso il corpo. Durante questi anni ho maturato una certa esperienza e posso affermare che le donne che sentono loro questa danza sono quelle che hanno perso qualcosa o che sentono una grave mancanza nella loro vita. C’è chi evita i balli di coppia perchè non ha un uomo o non è in sintonia con lui, chi non riesce ad accettare il proprio corpo, chi non può avere un bambino.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
Questa danza non è nata però dall’esigenza di colmare un vuoto…
In effetti no. Nasce come una danza sacra e primitiva effettuata durante le cerimonie religiose o per suggellare momenti particolari: ad esempio l’inizio della stagione dei raccolti, per propiziarsi le divinità. Con il passare del tempo è stata completamente decontestualizzata ed è diventata il ballo tipico delle zingare per le strade del mondo. La si praticava per chiedere l’elemosina e in queste modalità si è diffusa dall’Oriente nei diversi continenti. Questo fino agli anni Quaranta, quando si cominciò a mischiarla con la danza classica per ridarle dignità. Adesso anche quella del ventre è una danza a tutti gli effetti, ha un insieme di regole da seguire e ogni passo ha il suo nome preciso, tanto che stanno nascendo dei nuovi generi.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
Ad esempio?
La tribal fusion, che unisce hip hop, yoga, musica metal e gotica. È un genere un po’ più cupo e tetro, anche i movimenti sono diversi: la composizione musicale cambia, quindi variano anche le esibizioni, così come i costumi e la presentazione estetica della ballerina.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
La danza del ventre classica però rimane legata allo stereotipo dell’invito sessuale…
Purtroppo è un luogo comune molto diffuso. La realtà è che la danza del ventre non è un ballo che serve ad “accalappiare gli uomini”: questo lo pensa probabilmente chi è insicura e non vede la celebrazione del corpo umano che avviene durante l’esibizione. Il problema, però, non sono gli spettatori che fanno commenti inappropriati: sono le danzatrici che ostentano il loro corpo come fosse merce, senza capire e senza far capire che fare danza del ventre non è sculettare. Alle mie allieve spiego sempre il retroscena storico e culturale di ogni gesto e movimento che dovranno compiere. Bisogna conoscere le origini di questa disciplina per esserne padroni.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
Come si diventa delle vere danzatrici?
I requisiti essenziali sono lo studio dei diversi ritmi e la conoscenza del proprio corpo. L’obiettivo di una danzatrice è interpretare la musica: ogni strumento è legato a una parte del corpo e a un elemento naturale tra acqua, aria, fuoco e terra. È una danza molto mentale, nel senso che bisogna coordinare ogni parte del corpo umano come fosse un’orchestra, quasi a voler riprodurre graficamente la melodia che si ascolta.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
Cos’ha di diverso dagli altri balli?
Questa danza si modula e si trasforma in base al corpo della ballerina. Se la danzatrice è filiforme dovrà compiere un certo tipo di movimenti, diversi da quelli tipici di una ballerina con un corpo formoso. Inoltre, i gesti variano anche a seconda della personalità: il bello (e il brutto) di questa disciplina è che tira fuori gli aspetti predominanti del soggetto e li accentua. Così, chi è molto egocentrico tenderà a rimanere al centro dell’attenzione rimirandosi di frequente nello specchio. E chi è timido o insicuro fuggirà a nascondersi dietro l’insegnante. È quindi molto diversa dalle altre discipline: ad esempio nella danza classica le ballerine devono necessariamente avere determinate caratteristiche fisiche e compiere tutte gli stessi identici movimenti durante le esibizioni.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
Ci sono uomini che la praticano?
Sì, nella nostra scuola ce ne sono diversi. In genere non sono principianti, ma danzatori di una certa esperienza: un ballerino completo deve sviluppare il suo lato femminile indipendentemente dal suo orientamento sessuale.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
Ma da sempre questa danza è legata alla figura femminile…
Essendo una danza che nasce come propiziatrice per la fecondità, prevede dei movimenti che evocano l’immagine della rotondità di una madre. Da qui, l’esaltazione delle rotondità morbide a voler simulare il pancione e i movimenti rotatori che ricordano quelli di una gravidanza. Insomma, è la celebrazione del parto, che è il momento più sacro e meno sessuale nella vita di una donna.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
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Scritto da
Rachele Vaccaro
Rachele Vaccaro
I commenti
- Eia - ma cosa stai dicendo???quanta ignoranza! La danza del ventre é una danza araba!!!!