di Eva Signorile

San Cataldo, la comunità si stringe attorno al piccolo Matteo
BARI – Palloncini bianchi liberati fra le nuvole e un giovane albero piantato nella strada in cui abitava il piccolo Matteo (vedi foto galleria). In questo modo i residenti di San Cataldo  hanno voluto ricordare, giovedì sera, il bambino di 9 anni morto 12 mesi fa per un tumore al cervello.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

Una commemorazione quindi non privata, ma aperta a tutti i residenti che abitano in una zona di Bari, un po’ “diversa”: quasi un’isola che si affaccia sul mare, un paese a parte, lontano dal centro cittadino e dalle popolose periferie.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

Proprio dell’attaccamento per San Cataldo da parte dei suoi abitanti ha voluto parlare l’assessore comunale all’Ambiente, Maria Maugeri, che ha piantato “L’albero di Matteo”. «Io ho piantato il fusto – ha detto la Maugeri - ma alcuni abitanti hanno voluto aggiungere anche delle piantine con i fiori. Sono piccolezze che segnalano l’amore per il proprio territorio».Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

Un territorio che ha bisogno di attenzioni. «Stiamo facendo una serie di interventi su questo territorio – ha spiegato l’assessore –. Certo, ci vorrà del tempo per riqualificare completamente la zona, ma qui c’è un bel comitato e stiamo riuscendo ad avere già buoni risultati perché la gente si impegna».  

«Tra poco organizzeremo la pulizia dei giardini della scuola del quartiere – spiega Gianfranco Algieri, presidente di Legambiente Area Metropolitana - alla quale parteciperanno gli stessi alunni in occasione della manifestazione “Puliamo il mondo”. Inoltre – continua - in collaborazione con la Peroni doteremo il quartiere di “macchine tritavetro” per la frantumazione delle bottiglie: qui, soprattutto in estate, il fenomeno delle bottiglie abbandonate sulla spiaggia e per le strade diventa insostenibile. Le macchinette forniranno scontrini validi come buoni sconto».Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)


Una parte della commemorazione si è svolta sulla spiaggia di San Cataldo, che a maggio era stata ripulita dagli stessi abitanti del quartiere, in collaborazione con Legambiente. Da qui, dopo la liberazione dei palloncini si è staccata una fiaccolata che ha raggiunto la vicina chiesa per la messa in onore di Matteo.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

Dopo la celebrazione è stato possibile girare tra i banchi del mercatino di beneficenza. «Il denaro raccolto – ci spiega Lucrezia Trione, madre di Matteo e presidente del Comitato dei Residenti di San Cataldo – sarà devoluto in beneficienza all’AITC, l’associazione italiana tumori cerebrali, affinché venga istituito un fondo di ricerca per questo tipo di tumore».Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

Gianfranco Algieri afferma poi di aver ricevuto preoccupanti segnalazioni, da parte di medici e di cittadini, relative a un aumento di leucemie infantili e tumori nei più piccoli. Da qui la decisione di avviare un monitoraggio dell’area a nord di Bari per comprendere se ci sono situazioni rischiose per la nostra salute, anche perché, afferma Algieri, «il registro regionale dei tumori non è aggiornatissimo».


© RIPRODUZIONE RISERVATA Barinedita
Residenti riuniti sulla spiaggetta di San Cataldo
Palloncini liberati in aria, in ricordo di Matteo
Il parroco Ugo Marino si avvia verso la fiaccolata
La chiesetta di San Cataldo
Fiori in mostra al mercatino di beneficenza
Targa commemorativa posta alla base dell'albero di Matteo



Eva Signorile
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