Anche le biciclette avranno la targa: prima volta al Sud e gratis
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lunedì 23 settembre 2013
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di Nicola De Mola
Tra una ciclopasseggiata da Parco 2 giugno sino a Parco Perotti e la presentazione del nuovo “Biciplan”, i cicloamatori baresi hanno potuto così conoscere questo servizio diventato indispensabile per arginare in maniera efficace il fenomeno dei continui furti delle due ruote. E per una settantina di loro è scattata già la prima targatura.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
«Era un’idea che già da tempo volevo mettere in pratica, visto che c’erano dei fondi a disposizione - spiega Antonio Decaro, consigliere comunale incaricato per la Mobilità Sostenibile -. Da oggi tutti i baresi potranno marchiare gratis la propria bicicletta, come se avesse una vera e propria targa comunale».Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
«Iscrivere la propria bici serve a dimostrare in maniera certa la proprietà - sottolinea Milena Ianigro, rappresentante di CicloSpazio, l’associazione che si occuperà di targare materialmente i mezzi -. In caso di ritrovamento di bici rubate, la targatura consente alle forze dell’ordine di risalire al legittimo proprietario, consultando semplicemente l’anagrafe».Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
Sul telaio di 67 biciclette, precedentemente fotografate e inserite nell’apposito database con le generalità dei proprietari, sono state così marchiate indelebilmente le prime targhe del Comune (consistenti in un codice di identificazione di otto cifre), secondo un sistema già adottato in diverse città europee e del nord Italia, mentre ai proprietari è stata rilasciata una tessera contenente i dati personali e del mezzo (vedi galleria fotografica).Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
«L’anagrafe è decisamente una buona iniziativa - racconta Riccardo, in passato vittima del furto di una bici -. Soprattutto oggi che le vecchie catene sono diventate del tutto inefficaci». «Il servizio è utile, ma soprattutto gratuito: perché non approfittarne?», gli fa eco Francesca.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
Sempre Antonio Decaro, in compagnia dell’assessore regionale ai Trasporti, Giovanni Giannini, e dell’ingegner Nicola Berloco, ha poi presentato “Biciplan”, il nuovo piano della mobilità ciclistica, ideato seguendo anche i suggerimenti delle locali associazioni di ciclisti CicloSpazio e Ruotalibera.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
Un vero e proprio “sogno” che, attraverso una rete complessiva di ben 190 km di piste ciclabili (di cui 15,5 già realizzati e 30 appaltati), dovrebbe finalmente mettere in connessione tutti i quartieri di Bari, compresa la zona industriale andando così a unire tutte le ciclovie della città, da sempre troppo scollegate tra loro.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
Ma i tempi di completamento del “Biciplan”, a causa dell’atavica assenza di fondi («Il patto di stabilità non permette ai comuni di spendere molti soldi», confessa Decaro), restano ancora ignoti.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
«È un progetto necessario, perchè garantirebbe maggior coordinamento tra le varie piste, ma anche molto ambizioso: chissà quanto ci metteranno a ultimarlo», è il legittimo dubbio di Vincenzo e di tutti i cicloamatori della città, che da troppo tempo aspettano che Bari faccia qualcosa di concreto per la mobilità sostenibile.
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Scritto da
Nicola De Mola
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