Bari, via Cairoli: immigrato si recide le vene davanti a un ufficio pubblico
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venerdì 27 settembre 2013
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di Eva Signorile
«I nostro colleghi sono rimasti chiusi nei loro uffici per ragioni di sicurezza – racconta Gianfranco Algieri, responsabile per i lavoratori della sicurezza per la Prefettura del capoluogo pugliese – mentre l’uomo si trovava all’ingresso». Dunque nessuno degli impiegati è intervenuto, ma è stata chiamata una pattuglia della polizia che ha portato d’urgenza l'immigrato al Policlinico di Bari per prestargli le adeguate cure.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
«La disperazione degli stranieri che si rivolgono alla Commissione per il riconoscimento dello stato di rifugiati può portare a gesti eclatanti, ma purtroppo nei nostri locali non ci sono servizi di vigilanza», denuncia Algieri.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
La protesta era comunque stata annunciata già ieri dall’immigrato, che si trovava al “Cara”, il Centro di Permanenza Temporanea per gli immigrati situato nelle vicinanze dell’aeroporto di Bari.
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