Fotocopie illegali, a Bari è la regola: «Basta che le nascondi bene»
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venerdì 15 novembre 2013
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di Mariangela Dicillo
Tutto giusto, solo che in Italia fotocopiare libri è illegale. La legge sul diritto d'autore, introdotta nel dicembre 2000, prevede infatti “la riproduzione di libri, a pagamento ad uso personale, fino a un massimo del 15% delle pagine”. La violazione di questa norma comporta una sanzione pecuniaria sia per chi produce le fotocopie, sia per chi le acquista.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
Eppure a Bari ci sono copisterie che vendono libri interamente fotocopiati, già pronti per l’uso e completi di indice, introduzione, note e bibliografia. Non serve portare loro il libro originale e aspettare la duplicazione di ogni pagina, questi esercizi commerciali hanno già tutto pronto: basta indicare il titolo del testo e il gioco è fatto.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
Come ci dice il gestore di una fotocopisteria ubicata vicino all’Ateneo di Bari: «Sì certo, i libri fotocopiati li vendo. Quale le serve? Devo solo controllare se ce l’ho già stampato o se l’ho salvato in file pdf».Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
Certo, ci sono anche le copisterie oneste. C’è chi alla nostra richiesta ci risponde: «Non fotocopiamo libri, è scritto anche sul cartello esposto all’entrata del negozio».Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
Ma per una “legale”, c’è sempre un’altra che non rinuncia al business delle fotocopie. «Dimmi il titolo del libro che ti serve e te lo vendo, li ho già tutti pronti», ci risponde perentorio il gestore di una copisteria nei pressi del Campus.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
D’altronde il vantaggio è evidente, per tutti. Agli studenti un libro focopiato costa la metà di uno originale. «Basta che il libro lo nascondi in borsa e non lo fai vedere quando esci», ci avverte il proprietario di una copisteria vicina all’Ateneo. Come se un libro fosse una bustina di droga.
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Mariangela Dicillo
Mariangela Dicillo
I commenti
- Francesco Squeo - Iniziassero a non consigliare libri che costano mediamente 80€,( libri che nel 99% dei casi i professori non si cagano di striscio, oppure libri scritti dai professori stessi ), iniziassero a dare più borse di studio, più agevolazioni e sgravi fiscali per i non adempienti e per i redditi bassi... E poi ne riparliamo.... Altro che bustina di droga...
- Giuditta - Fidati cara mariangela, non succede solo a Bari...informati prima di scrivere articoli così!
- Giuseppe Simone - esistono anche quelli fotocopiati di seconda mano...per fortuna
- V - La legge va rispettata (a meno che non sei un politico). Ciò che va pagato, va pagato! Torniamo a quando l'università era un diritto solo per chi poteva permetterselo!......Per fortuna che ci sono queste scappatoie per chi a stento riesce a pagarsi gli studi
- Martina - Tanto li compri anche tu i libri fotocopiati. Viva l'ipocrisia.