Bari, comitato contro la malasanitą: «Troppa politica negli ospedali»
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venerdģ 23 maggio 2014
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di Mina Barcone
Di che cosa si occupa l’associazione?
Il Comitato è nato sei mesi fa per informare e offrire tutela legale ai danneggiati da vaccinazioni, trasfusioni, somministrazione di emoderivati e tutti i casi di medical malpractice. Il diritto alla salute, all’integrità psicofisica e all’autodeterminazione sono garantiti dalla Costituzione e gli eventi dannosi in medicina sono innumerevoli: si va dall’errore diagnostico a quello terapeutico chirurgico, alla violazione del dovere di informazione. Il gruppo offre assistenza legale concernente le problematiche giuridiche e aiuto in merito al dissenso informato e alla compilazione dei moduli. Molti non sanno quanti e quali disturbi in molti casi anche gravi possano sorgere in seguito alla somministrazione di vaccini e dunque non sanno che in questi casi si è tutelati dalla legge 210 / 92 che prevede il riconoscimento di indennizzo sia per i danneggiati da vaccinazioni, sia per danneggiati da emotrasfusioni e emoderivati.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
Attualmente quanti casi state seguendo?
Tra telefonate, contatti via facebook e incontri personali, circa 50 persone. In particolare stiamo approfondendo alcuni casi di sospetto diabete infantile post-vaccinale in provincia di Bari. Negli ultimi anni ci sono stati una serie di studi e sentenze anche in Italia che confermano un collegamento tra questa malattia e le vaccinazioni.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
Quindi siete contrari alle vaccinazioni?
No, siamo per la libertà vaccinale. Riteniamo che i vaccini siano importanti ma è sbagliata la vaccinazione massiva che viene effettuata in Italia senza esami preventivi, adeguata informazione sul contenuto dei vaccini e sugli eventuali effetti collaterali. Un esempio può essere quello dell'antiepatite B. Se un bambino è malato ed è soggetto a continue trasfusioni, sicuramente sarà utile somministrare il vaccino antiepatite. Ma in un bambino sano, a cosa serve l'antiepatite B a tre mesi se la malattia si trasmette solo attraverso sangue o rapporti sessuali?
E per quanto riguarda le trasfusioni?
In Puglia è stato riscontrato l'utilizzo di sangue infetto in particolar modo negli ultrasessantenni, che a distanza di mesi dalla trasfusione si sono resi conto di aver contratto il virus dell'Hcv (epatite C) con conseguenti problemi gravi al fegato come la cirrosi epatica. E' facile capire dunque come l'efficienza delle strutture che dovrebbero garantire la salute dei pazienti sia del tutto inadeguata e questo non è un segreto, specie al Sud. La “Commissione parlamentare di inchiesta sull'efficacia e l'efficienza del Servizio sanitario nazionale” istituita nel 2008, ha accertato che su 570 casi di malasanità 300 si sono verificati in sole quattro regioni: Sicilia, Puglia, Calabria e Campania. La relazione finale della commissione evidenzia che questi episodi derivano dalla presenza di disservizi, strutture inadeguate, lunghe attese al pronto soccorso, difficoltà di trasferimento da un ospedale all'altro, casi di infezione ospedaliere.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
Ma la cattiva gestione delle aziende ospedaliere al Sud da che cosa dipende?
La relazione della Commissione parlamentare ha focalizzato la propria attenzione su alcuni temi, tra cui le modalità di nomina dei direttori e dei dirigenti sanitari e connesse problematiche attinenti al rapporto tra politica e Sanità. La politica spesso nomina dirigenti non basandosi sulle competenze e quindi spesso le strutture ospedaliere non sono gestite in maniera adeguata. Dall'istruttoria svolta dalla Commissione è emersa la necessità di introdurre normative che valorizzino l'autonomia delle aziende sanitarie dalla politica, attraverso l'individuazione di criteri di selezione del direttore generale basati unicamente sulla ricerca del merito, inteso come possesso di adeguata qualificazione tecnico-professionale.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
In che modo è possibile rivolgersi a voi? Quali costi bisogna sostenere?
Il modo piu' semplice e veloce è quello di inviare una mail all'indirizzo comitatodanneggiatidavaccini@gmail.com o su facebook iscrivendosi al nostro gruppo. Il consulto è del tutto gratuito e come è previsto dalla legge 210 / 92 non ci sono spese legali se non al momento di un eventuale rigetto dell'indennizzo, e comunque il cittadino è libero di scegliere se continuare la causa legale con noi o avvalersi di altri avvocati.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
Qui la pagina facebook del Comitato
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