Triggiano, la neonata circonvallazione: 4 corsie che vanno a finire in campagna
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venerdì 27 maggio 2016
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di Salvatore Schirone
Su Google Maps la strada appare come una grossa bretella che congiunge la strada statale 100 (Bari - Taranto) alla statale 16 (Bari - Brindisi), aggirando l'abitato di Triggiano. Decidiamo allora di raggiungerla dalla statale 100, dove però nessuna indicazione ce la segnala. Sappiamo però che per prenderla è necessario imboccare la complanare: una strada stratta a doppio senso di marcia, invasa da una fitta vegetazione, pure segnalata dal cartello “rami sporgenti”.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
Dopo circa duecento metri, incrociamo una grande rotatoria fitta di alberi di grande fusto che riducono sensibilmente la visibilità. E finalmente ci appare innanzi una grande strada. Un cartello recita trionfalmente: "Investiamo sul futuro". E dopo aver chiarito che si tratta di fondi europei per la Regione Puglia (2007-2013), ci segnala che quella abbiamo davanti è proprio la "Circonvallazione di Triggiano", precisamente la "strada di collegamento tra la SS 100 e l'ospedale Fallacara".Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
Ci inoltriamo quindi per la nostra via, inaugurata il 30 aprile 2011, fiduciosi di andare incontro al nostro glorioso futuro. Un tratto abbastanza trafficato che in effetti permette ai residenti della zona sud di Triggiano di raggiungere le proprie abitazioni senza passare per il centro, scavalcando agevolmente anche la cintura ferroviaria. La percorriamo anche noi a velocità sostenuta, fino però a raggiungere, ahimè, il vuoto.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
La strada infatti dopo poco più di un chilometro si interrompe inaspettatamente. Un cartello ci obbliga a non superare i 20 km orari, invitandoci a imboccare a sinistra una stradina di campagna strettissima, con curve pericolose, anche a gomito. Siamo costretti a stringerci al limite della carreggiata per evitare le auto che provengono dalla direzione opposta, strisciando i rami della fitta vegetazione che ci circonda.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
E dopo circa 200 metri, ci troviamo di fronte a una piccolissima rotatoria che ci immette in un’altra enorme strada, molto più larga della precedente. Il contrasto è stridente, tra gli alberi tutt’intorno e questa via a quattro corsie con tanto di guardrail e potenti luci a led, che di fatto inizia e finisce nel nulla, con la sola minuscola rotatoria a separarla dalla campagna. Se si corre troppo potrebbe essere anche difficile riuscire a frenare in tempo, per evitare magari un treruote di qualche contadino che passa di lì.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
Questa strada è stata inaugurata lo scorso dicembre 2015 e rappresenta il secondo tratto della circonvallazione, quello che dovrebbe collegare Triggiano (e la statale 100), alla statale 16. La strada infatti finisce all’altezza del centro commerciale Bariblu, lì dove (dopo un’altra rotatoria) è possibile prendere la provinciale per San Giorgio e quindi infine la 16.
Il problema è che mancando dei collegamenti “seri” (tra la 100 e la prima parte di circonvallazione e soprattutto tra i due tratti di circonvallazione), risulta abbastanza inutile intraprendere questo stradone. In effetti dal giorno della sua inaugurazione le quattro corsie continuano a essere percorse da pochissime auto, utilizzate tutt’al più da moto di grossa cilindrata che riescono a spingere al massimo della velocità in una strada totalmente deserta.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
Perché di fatto alla stragrande maggioranza dei triggianesi e degli abitanti del sud-est barese che volessero raggiungere il mare, converrebbe o prendere direttamente la provinciale per San Giorgio oppure farsi un tratto di 100 per poi uscire al primo svincolo in direzione Brindisi. Stessa cosa per chi volesse dal mare arrivare sulla 100: sarebbe meglio proseguire sulla 16 e poi uscire allo svincolo per Taranto. Troppo complicato infatti prendere questa circonvallazione segnata da rotatorie e tratti di strada stretta e pericolosa. Incredibilmente poi da Bariblu non è possibile riprendere la circonvallazione per tornare a Triggiano.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
La sua inutilità è resa ancora più esplicita da ciò che avevamo scritto prima, visto che nelle intenzioni di politici e progettisti la strada sarebbe dovuta servire a raggiungere più facilmente l’ospedale Fallacara di Triggiano.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
Ma mancando collegamenti diretti tra la circonvallazione e il nosocomio, per arrivare all’ospedale bisognerebbe entrare nella cosiddetta zona 167, percorrere un tratto di strada non asfaltata con enormi buche e imboccare una via sulla destra che però da anni è interrotta da blocchi di cemento. Sarebbe quindi necessario proseguire, arrivare all’incrocio con viale Gramsci e finalmente portarsi su via Moro per ritrovarsi dopo un centinaio di metri di fronte all’ospedale. Un giro molto lento. Riteniamo molto difficile che in queste condizioni un'autoambulanza possa arrivare al pronto soccorso in meno tempo che attraversando l’abitato.
E poi comunque è notizia nota: il Fallacara, in seguito al nuovo Piano di riordino ospedaliero regionale, dovrebbe chiudere. E pensare che dei 4 milioni investiti per la realizzazione della circonvallazione, 3,5 erano stati stanziati proprio per migliorare l'assistenza sanitaria. Ma è evidente: a Triggiano le nuove e inutili corsie stradali non serviranno certo a tenere aperte le corsie ospedaliere.
(Vedi galleria fotografica)
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Scritto da
Salvatore Schirone
Salvatore Schirone
I commenti
- Giovanni - Difatti il percorso urbano dalla SS.100 in direzione del Fallacara e zona cd.167 continua a essere trafficato e congestionato dalle auto con gravi ripercussioni ambientali a carico dei citradini. Tra l'altro il manto stradale in paese e' disastrato e andrebbe sistemato adeguatamente, anziche' sprecare risorse in opere come quella in argomento.