I buoni regalo con la data di scadenza: «Un abuso dei negozianti, provate a rifiutarli»
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giovedì 13 settembre 2018
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di Angela Pacucci
Ma perché il buono deve per forza avere un termine? Ed è giusto che in caso di ritardo nella presentazione del coupon il rivenditore si intaschi del denaro senza corrispondere un prodotto in cambio? Abbiamo posto queste domande all’avvocato barese Leopoldo Di Nanna, presidente nazionale dell’associazione “Forza dei consumatori”.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
Perché i commercianti pongono una scadenza sul buono?
Non c’è una motivazione fiscale o legale: si tratta di un modus operandi ormai consolidato che porta un vantaggio ai negozianti. Perché di fatto se non si riesce a spendere il credito entro la data scritta sul cartoncino, chi l’ha venduto ricaverà un guadagno senza corrispondere in cambio della merce. È un abuso, visto che questa clausola non porta alcun beneficio (magari a livello di sconti) all’acquirente.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
È proprio impossibile per il consumatore far valere il coupon anche dopo la data prefissata?
Purtroppo no: quando un contratto giunge al termine il cliente non può rivendicare più alcun diritto. Ciò che si potrebbe fare, sapendo in anticipo di aver problemi nell’usufruire del buono, è chiedere una proroga, sperando che il negoziante accetti.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
Ma in caso di mancato ritiro del prodotto non sarebbe giusto pretendere la riconsegna della somma versata?
Solo se nel contratto stipulato ci fosse questa clausola. Ma sappiamo bene che nessuna cedola prevede la restituzione del denaro in caso di assenza di acquisto di beni.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
E quindi il consumatore che può fare? Potrebbe richiedere un coupon privo di vincoli temporali?
Sì certo, ha tutto il diritto di farlo: può reclamare un “voucher” senza date, rifiutando altrimenti l’acquisto. D’altro canto però al commerciante potrebbe non andare bene una contrattazione di questo genere: anche lui ha la piena facoltà di non accettare.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
Se ci si mettesse d’accordo il buono avrebbe a quel punto validità illimitata?
In caso di mancata apposizione di una scadenza il coupon assume un durata di 10 anni, termine oltre il quale il contratto stipulato tra le parti di fatto si prescrive.
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Angela Pacucci
Angela Pacucci
I commenti
- giorgio bonacina - ma sul buono ci deve essere riportata la data di scadenza, o non e obbligatoria
- Martina - Il commerciante al momento che rilascia un buono regalo emette uno scontrino fiscale. A questo punto ha tutto l'interesse di mettere una scadenza al buono perché corre anche un rischio fiscale. Il consumatore che esce da un negozio con in mano uno scontrino fiscale emesso mesi o anni precedenti per un controllo da parte da un finanziere è sicuramente poco credibile.
- Dany - È d’obbligo una data per evitare che ti vengano dati buoni dopo anni
- pietro giorgio - buongiorno, il buono acquisto non è un benema un metodo di pagamento alternativo, in pratica è denaro. Il buono acquisti è assimilato al buono postale. Quest'ultimo anche dopo la scadenza deve essere rimborsato. La scadenza ha anche lo scopo di evitare una rivalutazione della somma anticipata e ripeto " somma anticipata" , er esempio in tempi di saldi 100 euro beneficerebbero di una maggiorazione di valore. Per cui il venditore a mio avviso potrebbe sì rifiutarsi nella spendibilità del buono ma deve a mio avviso restituire la somma anticipata. IN CASO CONTRARIO SI AVREBBE UN ARRICCHIMENTI INGIUSTIFICATO DA PARTE DEL COMMERCIANTE, ANCHE IL FORZA DELL'ART. 1463 C.C.