Campus, studenti sommersi da immondizia e rifiuti chimici
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giovedì 24 gennaio 2013
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di Maria Bruno
L’ingresso è quello di via Orabona. Entrati nel polo universitario barese, nella zona parcheggi, ci si trova davanti a una discarica a cielo aperto. Accanto e all'interno di una recinzione in metallo (che si trova lì nonostante i lavori di ristrutturazione del dipartimento siano terminati da tempo), giacciono rifiuti di ogni genere che vengono buttati e abbandonati.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
«Studiamo in questa sede per costruirci un futuro dignitoso, ma veniamo ricoperti di immondizia quasi fossimo rifiuti anche noi - lamenta Francesco, studente al Dipartimento -. Quello che più mi spaventa sono i residui chimici e farmaceutici sparsi lungo le aiuole, molte di quelle sostanze sono nocive».Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
Ma come sono arrivati in via Orabona tutti quei rifiuti e da quanto tempo giacciono lì? «Soprattutto di notte - continua Francesco - ignoti personaggi si affrettano a scaricare di tutto. È accaduto anche di mattina come si può notare in una delle foto. Da quel che ricordo la situazione è tale, e peggiora giorno dopo giorno, almeno dalla scorsa estate».Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
Lo studente ha coraggiosamente segnalato la situazione, lo scorso gennaio, sulla bacheca del profilo facebook del sindaco di Bari, Michele Emiliano. Pur essendo sempre molto attivo e disposto a rispondere tramite il social network, questa volta il primo cittadino barese si è astenuto dal commentare e nessuno ha preso in considerazione la denuncia di Francesco.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
«So bene che tutto questo non è giusto, non è normale - afferma un altro studente, Alessandro - ma sono immerso in questo ambiente malsano da così tanto tempo che quasi mi sono abituato a quel che vedo. Come me anche diversi docenti e studenti quasi non ci fanno più caso. Tutto è iniziato - continua - quando hanno montato la recinzione metallica che si vede in foto. Venivano effettuati lavori di ristrutturazione e la presenza di rifiuti ci sembrava lecita, ma i lavori sono terminati da tempo ormai e l’ingresso del Dipartimento è diventato una discarica non più giustificata».
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Maria Bruno
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