di Monica Scommegna

Estetiste ''in casa'', è boom: prezzi dimezzati e senza fattura
BARI - «La mia ceretta mi è costata solo 10 euro». La 20enne barese Anna è una delle donne che preferisce “farsi bella” affidandosi alle tante estetiste che lavorano in casa. Trucco, cerette, massaggi, manicure, pedicure: in casa costa tutto la metà e chiaramente si paga (e si riscuote) in nero.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

«Il risparmio è notevole – dice Lucia, un’altra ragazza che preferisce l’estetista “fai da te” - i prezzi sono dimezzati rispetto ai centri estetici e non sempre la qualità è scadente. Se l’estetista ha studiato presso una scuola di specializzazione è in grado di svolgere il suo lavoro al meglio. Molte si dotano anche di macchinari nuovi e molto funzionali».Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

In effetti non tutte le “estetiste casalinghe” sono improvvisate. Come  la 25enne Rossella, che ha seguito un regolare percorso di studi conseguendo il diploma di estetista, decidendo poi però di lavorare in casa, «perché – dice - le spese per aprire un centro estetico sono troppo alte». «Ho comunque tantissime clienti – sottolinea Rossella - e punto sulla quantità, perché abbassando i prezzi devo lavorare tanto. So fare bene il mio mestiere: chi paga è soddisfatto».Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

Alessia è invece una donna sposata con figli e racconta: «Da ragazza avevo un centro di bellezza, ma poi quando ho avuto i bambini non ho più potuto lavorare tutto il giorno, quindi ho chiuso il centro e ho smesso per un po’. Poi i bambini sono cresciuti e le spese familiari anche, quindi ho preso un lettino e ho organizzato una stanza della casa, in maniera tale da poter ricominciare il mio lavoro. Oggi ho un discreto guadagno». Infine avverte:« Ci sono tante giovani che imparano a fare cerette o manicure dalle amiche e poi ricevono clienti in casa, ma è chiaro che in questi casi la qualità risulterà scadente».Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)


A parte la qualità, naturalmente chi lavora in casa non fa fattura e quindi non pagando le tasse può abbattere i costi.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

«Così si crea una competizione del tutto scorretta – tuona infatti Maria, proprietaria di un centro estetico - E’ evidente che tra noi e loro non ci può essere partita. Noi svolgiamo il nostro lavoro in un locale conforme ai requisiti previsti dalla legge e quindi del tutto idoneo a svolgere la nostra professione. Ciò significa avere tante spese fisse da sostenere ogni mese, come ad esempio il fitto del locale. Ma soprattutto noi paghiamo le tasse».Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

Angela, che gestisce un centro di bellezza denuncia: «Ho perso tante clienti. Tramite parenti e conoscenti hanno trovato chi lavora in casa e, considerati i prezzi più bassi, hanno preferito prendere quella strada.  Dopo anni di studi e di corsi per conseguire il diploma di estetista e imparare il mio mestiere, è triste per me trovarmi in questa situazione».Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

Francesca, altra proprietaria di un centro si sofferma però sul fattore igiene. «Chi lavora in casa – sottolinea - non essendo sottoposta a nessun controllo può fare ciò che vuole. Nessuno può sapere se queste estetiste sterilizzano in modo adeguato gli attrezzi da lavoro. E’ possibile anche contrarre malattie in alcuni casi. Alcune conoscenti – conclude - hanno avviato delle cause per questi motivi, ma per i loro legali è difficile reperire prove perché non possono avere riscontri».


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  • Roberta - Avete mai pensato che sono le stesse estetiste licenziate dai centri estetici e che per esigenze di vita esercitano il proprio lavoro a domicilio ? Diamo maggiore flessibilità al lavoro con meno costi burocratici e forse l'economia italiana se ne avvantaggerà
  • lucia - E' giusto che anche le clienti delle estetiste abusive vengano multate pesantemente e forse questa ingiusta situazione potrà migliorare. I centri estetici rischiano il collasso e fanno davvero fatica a riprendere le spese, tra affitto mutuo macchinari ecc. Io conosco un'estetista che lavora regolarmente in un centro che nonostante prenda lo stipendio fisso di 800 euro, più le ore che effettivamente lavora + il TFR, si permette il lusso di lavorare in casa illegalmente. Dovete denunciare, anche tramite il sito confestetica che grarantisce l'anonimato. DENUNCIATE, grazie.
  • ilenia - ho un centro estetico ma non gira...eppure so fare il mio lavoro. quando lavoravo a casa avevo piu' appuntamenti di oggi che ho il centro. Pensavo capitasse il contrario. inoltre non riesco a vendere neanche l'attivita'...sono in una frazione, a volte penso sara' il luogo...però caspita...perchè non vengono a fare cerette massaggi manicure pedicure trattamenti in questo centro?....neanche proponessi maschere viso agli escrementi e fossi una persona scorbutica...boh. ho anche il solarium...Certo che senza soldi non si puo' rinnovare niente...e quindi sono "paralizzata". Non ho soldi neanche per pensare ad un trasferimento...quindi raccimolo i soldi per le spese...affitto, prestito da restituire...enel telefono...spese condominiali...insomma il minimo per tirare su la serranda...Peccato...poteva andarmi meglio.
  • Maria - Nn mi sembra giusto pagare tasse per avere una partita iva e queste persona senza nulla procedere spedite con il lavoro nero. Se apri attività ci vuole il commercialista il consulente del lavoro il consulente sulla sicurezza la ricerca del gas radon itassa immondizia x apzienda il contratto luce x azienda....e tanto altro. Provate voi ad aprire negozio e ha fare unghie mani a 15 euro. Neanche la carta igienica riuscireste a comprare. Sono dell opinione che si debba denunciare


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