Bari, in Aula Magna ''Le Mafie in Puglia: le Istituzioni si incontrano''
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marted́ 18 febbraio 2025
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di Comunicato Stampa
BARI - Il nitido e inquietante ritratto delle origini della camorra in Puglia, unito alla corruzione nelle carceri di Bari, documentato nel saggio di Stefano de Carolis, “L'Infame Legge” (Giazira Edizioni), sarà il punto di partenza del seminario “Le Mafie in Puglia": le Istituzioni si incontrano.
L’autorevole parterre dei relatori sarà chiamato ad argomentare la criminogenesi e le antiche dinamiche delle consorterie pugliesi, per poi ampliare la discussione alle attuali dinamiche delle mafie di Puglia e alle fattispecie corruttive, da sempre humus per le organizzazioni di stampo mafioso.
L’evento, patrocinato dall'Università degli Studi di Bari, e dalla campagna celebrativa dei cento anni dalla fondazione dell'Università di Bari “UniBa100”, consentirà agli studenti di acquisire 0,5 CFU (crediti formativi universitari).
Il nuovo volto della mafia
È palese che lo stereotipo socio-culturale della mafia con la coppola e la lupara, o con il cappello alla sgherra e il camuffo legato al collo, sia evoluto nell’immagine ben più complessa di una “mafia imprenditrice”.
Il nuovo volto della criminalità organizzata, affermatosi a partire dagli anni '70, si presenta come una perversa struttura tentacolare capace di infiltrare silenziosamente il mondo della politica, degli appalti e della pubblica amministrazione.
Oggi la disponibilità delle nuove tecnologie e l’acquisizione di specifiche competenze hanno consentito di raffinare ulteriormente il “modello di business” mafioso, rendendo più semplice interagire in contesti economico-finanziari di altissimo rilievo e reinvestire nei mercati nazionali ed esteri gli ingenti capitali accumulati con le illecite attività.
L’industria del turismo, l’edilizia sostenibile, la valorizzazione dei rifiuti unita alla frontiera degli incentivi per le nuove energie rinnovabili (le cosiddette eco-mafie) sono solo alcuni dei settori strategici su cui la criminalità organizzata ha esteso i propri interessi, accaparrandosi il fiume di denaro proveniente dai fondi europei o da altre forme di finanziamento pubblico.
Le mafie hanno sviluppato e affinato l’attitudine ad operare nel mondo imprenditoriale, inquinando l’economia legale: come documentano le varie inchieste coordinate dalla Direzione Distrettuale Antimafia, le consorterie criminali hanno dimostrato l’abilità di infiltrare il tessuto economico e produttivo sano, avvalendosi di insospettabili imprenditori, professionisti compiacenti, e persino esponenti degli apparati istituzionali locali.
Il più antico pizzino di camorra
Uno dei momenti più significativi dell’incontro sarà l’esposizione di un reperto storico eccezionale: il più antico pizzino di camorra mai ritrovato. Si tratta di un fazzoletto di cotone, scritto nel 1901 nelle carceri di Bari dal capo camorrista barese, contenente il testo de “La canzone di Amelia la disgraziata”. L’opera, musicata dai maestri Antonio Moretti e Fabio Tassinari, sarà eseguita dai fiati dell’Orchestra Sinfonica Federiciana, presieduta dal Generale Pasquale Preziosa, già Capo di Stato Maggiore dell’Aeronautica Militare, con la direzione artistica di Sara Allegretta. Sotto la magistrale guida del M° Benedetto Grillo si esibirà il tenore Vincenzo Sarinelli.
Per informazioni
Stefano de Carolis: 331-3677818
L’autorevole parterre dei relatori sarà chiamato ad argomentare la criminogenesi e le antiche dinamiche delle consorterie pugliesi, per poi ampliare la discussione alle attuali dinamiche delle mafie di Puglia e alle fattispecie corruttive, da sempre humus per le organizzazioni di stampo mafioso.
L’evento, patrocinato dall'Università degli Studi di Bari, e dalla campagna celebrativa dei cento anni dalla fondazione dell'Università di Bari “UniBa100”, consentirà agli studenti di acquisire 0,5 CFU (crediti formativi universitari).
Il nuovo volto della mafia
È palese che lo stereotipo socio-culturale della mafia con la coppola e la lupara, o con il cappello alla sgherra e il camuffo legato al collo, sia evoluto nell’immagine ben più complessa di una “mafia imprenditrice”.
Il nuovo volto della criminalità organizzata, affermatosi a partire dagli anni '70, si presenta come una perversa struttura tentacolare capace di infiltrare silenziosamente il mondo della politica, degli appalti e della pubblica amministrazione.
Oggi la disponibilità delle nuove tecnologie e l’acquisizione di specifiche competenze hanno consentito di raffinare ulteriormente il “modello di business” mafioso, rendendo più semplice interagire in contesti economico-finanziari di altissimo rilievo e reinvestire nei mercati nazionali ed esteri gli ingenti capitali accumulati con le illecite attività.
L’industria del turismo, l’edilizia sostenibile, la valorizzazione dei rifiuti unita alla frontiera degli incentivi per le nuove energie rinnovabili (le cosiddette eco-mafie) sono solo alcuni dei settori strategici su cui la criminalità organizzata ha esteso i propri interessi, accaparrandosi il fiume di denaro proveniente dai fondi europei o da altre forme di finanziamento pubblico.
Le mafie hanno sviluppato e affinato l’attitudine ad operare nel mondo imprenditoriale, inquinando l’economia legale: come documentano le varie inchieste coordinate dalla Direzione Distrettuale Antimafia, le consorterie criminali hanno dimostrato l’abilità di infiltrare il tessuto economico e produttivo sano, avvalendosi di insospettabili imprenditori, professionisti compiacenti, e persino esponenti degli apparati istituzionali locali.
Il più antico pizzino di camorra
Uno dei momenti più significativi dell’incontro sarà l’esposizione di un reperto storico eccezionale: il più antico pizzino di camorra mai ritrovato. Si tratta di un fazzoletto di cotone, scritto nel 1901 nelle carceri di Bari dal capo camorrista barese, contenente il testo de “La canzone di Amelia la disgraziata”. L’opera, musicata dai maestri Antonio Moretti e Fabio Tassinari, sarà eseguita dai fiati dell’Orchestra Sinfonica Federiciana, presieduta dal Generale Pasquale Preziosa, già Capo di Stato Maggiore dell’Aeronautica Militare, con la direzione artistica di Sara Allegretta. Sotto la magistrale guida del M° Benedetto Grillo si esibirà il tenore Vincenzo Sarinelli.
Per informazioni
Stefano de Carolis: 331-3677818