Quando tutto il cibo che arrivava sulla nostra tavola era a “km 0”, ogni paese doveva necessariamente essere dotato di un posto dove poter macellare la carne locale, in modo che arrivasse dal produttore al consumatore in pochi passaggi. Quel posto era il mattatoio pubblico. Oggi questi luoghi non esistono più. A partire dalla fine del secolo scorso l’economia sempre più globalizzata (con carne che arriva nella maggior parte dei casi dall’estero o da allevamenti intensivi di altre regioni italiane) ha portato infatti al progressivo abbandono di queste strutture e alla loro dismissione. Ma che fine hanno fatto tutti gli altri grandi “ammazzatoi”? Sono andati incontro a sorti anche molto diverse tra loro: dal decadimento totale in alcuni casi, alla riqualificazione e trasformazione in centri culturali in altri. Vediamo qualche esempio