C’è la “moscia”, lo “sciummo”, l’ “occhione” e il “re di triglie”. Di che parliamo? Di alcuni dei pesci “rari” che abitano il mare di Bari, difficili da trovare sia sul bancone delle pescherie che facendo snorkeling con maschera e pinne. Hanno nomi (e soprannomi) strani, forme spesso particolari e non molto pregiati dal punto di vista alimentare.