Cuori infartuati, stomaci con ulcere, fegati cirrotici e persino feti malformati: è il “materiale anatomico” conservato nei sotterranei del Policlinico di Bari, lì dove centinaia di “reperti umani” sono stati raccolti e catalogati a scopo di studio e ricerca, già a partire dall’inizio del 900. Una collezione che nel prossimo futuro potrebbe essere resa pubblica, visitabile all’interno di una mostra permanente che verrebbe realizzata all’interno dell’anfiteatro anatomico dell’ospedale: il luogo dove un tempo si assisteva alle autopsie (foto di Rafael La Perna)