Letto: 12186 volte | Inserita: lunedì 2 gennaio 2017
| Visitatore: Aquino Rocco
Leggendo diversi studi sembrerebbe che l'attività fisica intesa come sollevamento pesi o bodybuilding possa apportare dei danni dell'apparato cardiovascolare. Dalla sua esperienza questi studi sono veritieri? Se si, consiglierebbe almeno una seduta settimanale di sollevamento pesi abbinata a 2 sedute aerobica come corsa (40-50 minuti)?
Le evidenze scientifiche sono il derivato di ampi studi, sperimentazioni e rivisitazioni della letteratura, approvati dai ricercatori e dalle società scientifiche di settore. Hanno valore statistico – probabilistico: il loro livello e grado sono alla base della veridicità dell’Ebm, la moderna medicina basata sulle evidenze. Sono proprio le evidenze scientifiche a sostenere che il solo body building da solo non è l’ideale per l’apparato cardiovascolare. E’ utile per il potenziamento muscolare solo se inserito nel programma di attività fisica che deve essere ricondotta a 3 o 4 ore settimanali, secondo età e tipo di attività lavorativa.
Consiglio un’ora a giorni alterni: 15 minuti di attività aerobica per riscaldamento muscolare, stesso tempo per esercizi calistenici a corpo libero, 15- 20 minuti di potenziamento muscolare con pesi a carichi crescenti o circuito di body building. E’ utile dedicare il tempo della restante ora, qualche minuto in più non guasta, ad esercizi di allungamento muscolare. Questo è il programma consigliato per essere in forma, evitare problematiche articolari e muscolari.
Non andare oltre gli adattamenti fisiologici dell’apparato cardiovascolare (bradicardia, aumento concentrico dello spessore delle pareti, maggiore contrattilità) consente al cuore di svolgere al meglio la propria funzione, di fare prevenzione cardiovascolare e di godere appieno i benefici che lo sport determina sul corpo umano
Risponde
RICCARDO GUGLIELMI – Medico cardiologo sportivo
Specialista in malattie dell’apparato cardiovascolare e cardioangiochirurgia, è stato Direttore della Cardiologia Ospedaliera “Luigi Colonna” del Policlinico di Bari e docente di cardiologia presso la Scuola di specializzazione in medicina dello Sport dell’Università di Bari.