Letto: 2375 volte | Inserita: mercoledì 15 maggio 2019 | Visitatore: Gabriele

Il mese prossimo stipulerò un contratto di locazione commerciale in qualità di locatore. Posseggo un immobile accatastato come C/1, cioè negozi e botteghe, e prima di decidere l’importo del fitto vorrei sapere se posso usufruire della cedolare secca.

Si, lei ha diritto ad usufruire del regime della cedolare secca se il suo locale ha una superficie non superiore a 600 mq. Tale regime di tassazione le permette di pagare un’imposta sostitutiva dell’IRPEF e delle relative addizionali, pari al 21% del fitto percepito.

Ricordiamo che le aliquote IRPEF partono dal 23% per arrivare sino al 43%, alle quali vanno aggiunti alcuni punti percentuali di addizionale regionale e comunale, a seconda del luogo di residenza. Quindi questa norma permette ai contribuenti con redditi elevati che pagherebbero sino al 43-45% sul fitto percepito, di versare solo il 21%, con un risparmio quindi di 24 punti percentuali. In parole povere su un fitto annuo di 10.000 euro, il risparmio è di 2.400 euro.

In questo modo lo Stato riesce a far dichiarare il reddito percepito anche ai più reticenti, ed è proprio in questa direzione che va cercata la ratio della normativa.

Appare chiara quindi, soprattutto in presenza di altri redditi, la convenienza ad applicare tale regime anziché quello di tassazione ordinaria. Ulteriori vantaggi sono l’abolizione dell’imposta di registro, da versare annualmente e pari al 2% del canone e la mancata applicazione della marca da bollo di 16 euro sulle copie del contratto.

Il locatore che aderisce alla cedolare secca rinuncia all’adeguamento ISTAT del canone di locazione. Francamente ormai ben poca cosa in un periodo in cui l’inflazione è molto bassa oppure inesistente.

L’opzione per usufruire di tale regime va fatta al momento della registrazione del contratto presentando all’Agenzia delle Entrate il modello R.L.I. La scelta va comunicata all’affittuario con lettera raccomandata A/R, oppure più semplicemente indicandola esplicitamente nel contratto.

Risponde

MASSIMO IACOBELLIS – Dottore commercialista di Bari, città nella quale svolge la libera professione dal 1993. Docente presso società specializzate nella formazione aziendale e manageriale, ha svolto il ruolo di responsabile amministrativo presso la R.S.S.A. Mediasan

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