di Gaia Agnelli - foto Ivana Scarcelli, Daniele Favia

La storia di Vanny, il giovane barese che corre a salvare i gatti in pericolo
BARI – «Ricevo in media cinque telefonate al giorno e chi mi chiama sa bene che, ovunque io mi trovi, correrò in soccorso dei gatti in difficoltà». Sono le parole di un piccolo “supereroe” barese: il 25enne Giovanni, detto Vanny. Il giovane ama alla follia i felini e, oltre a gestire una colonia all’interno del Parco Rossani, si dedica al salvataggio dei randagi, che spesso si mettono nei guai incastrandosi all’interno dei cofani delle auto o salendo su un albero da cui non sanno poi scendere.

La sua è una vera e propria missione, data anche l’assenza in città di enti che si occupino del soccorso degli animali. Per aiutarli infatti l’unico modo è quello di chiamare la polizia municipale o le associazioni di volontariato, che però spesso per mancanza di tempo e di mezzi non riescono a far fronte a tutte le emergenze.

Da qui l’importanza dell’opera di Vanny, che a volte riceve richieste di intervento proprio dalle associazioni. Quando ciò avviene, lui corre con il suo monopattino “armato” di gabbia-trappola, reti, corde e guanti per andare a salvare i poveri felini.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

E una volta recuperati, se non appartenenti già a una colonia, li conduce nel Parco Rossani per curarli e nutrirli, combattendo così anche il fenomeno del randagismo. Perché a Bari, a differenza dei cani, non esiste un “gattile” municipale e così a proteggere i mici non rimangono che i cosiddetti gattari, il cui ruolo è comunque riconosciuto istituzionalmente dal Comune.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

Siamo così andati a trovare Vanny per farci raccontare la sua storia (vedi foto galleria).Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

Entriamo quindi all’interno del Parco Rossani, lì dove troviamo Vanny alle prese con la sua organizzatissima colonia di cinquanta mici. Ci sono cuccette, vaschette d’acqua e ciotole di croccantini, accanto alle quali è posta una scritta che avvisa i passanti di non buttare acqua nel cibo. «Sono dieci anni che dedico la mia vita ai felini», esordisce il giovane mentre ci presenta Sakura, dal pelo a tre colori.

La scintilla per lui si accese quando assistette al recupero di un micio a opera della Lav e del volontario Mario De Giglio, altro leggendario soccoritore di gatti a cui dedicammo un articolo anni fa. «Fui colpito dalla passione che misero nell’aiutare l’animale e dalle tecniche che usarono per catturarlo – spiega -. In quel momento capii che la mia missione era quella: salvare gli animali dai pericoli della strada. Sentii di essere nato proprio per questo».Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

Il primo passo per Giovanni fu quindi quello di affiancare Mario e di osservare attentamente le sue mosse durante le operazioni di soccorso. Fu una vera e propria scuola di “pronto intervento” per il giovane, che oggi è diventato un esperto dell’s.o.s., tanto da essere riuscito a strappare al pericolo anche ricci di terra, piccioni e persino volpi.


«Salvare un animale però non è mai semplice - afferma Vanny -: persino il gatto più buono, quando è impaurito, può diventare complesso da gestire. Molti scappano, rischiando tra l’altro di essere investiti, altri rispondono graffiando o mordendo. Ma con il tempo ho imparato a capire quando è il momento giusto per agire, in base alla postura e alle orecchie che mi suggeriscono se è sospettoso o rilassato. Mi servo pure della tecnologia: a volte richiamo la loro attenzione riproducendo tramite il cellulare suoni di miagolii. E naturalmente mi aiuta la gabbia-trappola, che trae in “inganno” i mici incastrati attirandoli con del cibo sistemato al suo interno per poi chiudersi velocemente non appena vi entrano».Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

Perché i gatti oltre che salvati vanno anche recuperati. «Per legge, se i felini appartengono a una colonia, vanno rimessi nel loro territorio – spiega Vanny -.  Se invece sono dei randagi cerco di farli adottare o li porto con me. Non prima però di averli fatti sterilizzare, in modo da ridurre le cucciolate e di conseguenza i decessi. Il mio sogno è proprio quello di eliminare per sempre il randagismo».Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

Mentre parliamo ci raggiungono altri gatti: il simpatico Silvestro, le “total black” Kyra e Nera, il grigio Micio e altri “inquilini” della colonia di Vanny. Mici che non passano inosservati, tanto che i frequentatori del parco ne approfittano per dar loro una dose di coccole.

Molti di questi animali sono stati condotti qui proprio da Vanny. Tra i tanti salvataggi il giovane ricorda quello del micio incastrato nel compattatore scarrabile di un supermercato, la gatta di nome Daisy con solo una settimana di vita trovata nell’immondizia, e i cinque gattini in ipotermia scovati in un rudere di via Benedetto Lorusso.

«E non dimenticherò mai il caso di Colorina, una piccola tricolore caduta in un pozzo profondo 30 metri nel quartiere Stanic – ci dice -. Vi rimase per ben tre giorni e neanche i pompieri riuscirono a tirarla su. Fu l’unione di quattro menti, la mia e quella dei volontari Mario, Piero e Onofrio, a trovare la soluzione migliore per farla ritornare in superficie».

Ma mentre stiamo parlando Vanny riceve una telefonata: c’è un micino caduto in un tombino in viale Pasteur. Al “supereroe” non resta quindi che salutarci per sfrecciare con il suo monopattino verso questa nuova avventura, che come sapremo dopo, si risolverà al meglio con il piccolo salvato da morte sicura.

(Vedi galleria fotografica)

Nel video la nostra visita a Vanny e alla sua colonia di gatti a Parco Rossani:



© RIPRODUZIONE RISERVATA Barinedita
Il 25enne Giovanni, detto Vanny, oltre a gestire una colonia all’interno del Parco Rossani, si dedica al salvataggio dei gatti, che spesso si mettono nei guai
Quando ciò avviene, lui corre con il suo monopattino “armato” di gabbia-trappola...
...reti, corde e guanti per andare a salvare i poveri felini
Siamo così andati a trovare Vanny per farci raccontare la sua storia. Entriamo quindi all’interno del Parco Rossani...
...lì dove troviamo Vanny...
...alle prese con la sua organizzatissima colonia di cinquanta mici
Ci sono cuccette...
...vaschette d’acqua...
...e ciotole di croccantini, accanto alle quali è posta una scritta che avvisa i passanti di non buttare acqua nel cibo
«Sono dieci anni che dedico la mia vita ai felini», esordisce il giovane mentre ci presenta Sakura, dal pelo a tre colori
Mentre parliamo ci raggiungono altri gatti: il simpatico Silvestro...
...le “total black” Kyra e Nera...
...il grigio Micio...
Mici che non passano inosservati, tanto che i frequentatori del parco ne approfittano per dar loro una dose di coccole
Molti di questi animali sono stati condotti qui proprio da Vanny
«Non dimenticherò mai il caso di Colorina, una piccola tricolore caduta in un pozzo profondo 30 metri nel quartiere Stanic – ricorda Vanny -. Fu l’unione di quattro menti, la mia e quella dei volontari Mario, Piero e Onofrio, a trovare la soluzione migliore per farla ritornare in superficie»



Gaia Agnelli
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Ivana Scarcelli
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  • Anna Marotta - Conosco Vanny e il suo impegno. Bello l'articolo ✌
  • Giovanni - Bravo fratello, che DIO ti benedica.
  • Tiziana - Si conosco questo ragazzo dovremmo premiare persone così e venuto da Bari per salvare un micetto che avrebbe fatto una brutta fine!!Grazie infinite.
  • Antonella Zavatarelli - Vanny ragazzo dal cuore d'oro, grazie di esistere ❤️
  • Sonja - Vanny Persona eccezionale,anch'io ho adottato il gatto (felix)) perché abbandonato. Penso a quelle persone crudeli .....hanno del pelo nello stomaco! Li odio .......
  • Angela - Grazie Vanny per quello che fai per queste piccole creature. Avendo una certa età riesco solo a sfamarne alcuni. Bravo, veramente, !
  • manlio epifania - Vanny è grandissimo! La comunità di Parco Gargasole gli è grata per il "lavoro" che fa e per la appassionata competenza che ci mette.
  • Lorusso Giovanna - Un grazie sincero per chi sacrifica il suo tempo dedicandolo agli animali in difficoltà a chi con coraggio e dedizione insegna achi osserva il rispetto per ogni essere vivente!! Grazie Vanny


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