Ateneo, la lista NOI vince le elezioni universitarie
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venerdì 21 dicembre 2012
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di Rachele Vaccaro
Lo spoglio è cominciato il giorno seguente alle votazioni, che si sono tenute il 12 e 13 dicembre scorsi. Al momento sono state aperte le schede di due degli otto organi di rappresentanza: il Senato Accademico e il Consiglio di Amministrazione. Questi organi, entrambi centrali, hanno visto la vittoria della coalizione NOI con il 50,09% al Senato e il 49,43% al Cda. Sconfitti Studenti Indipendenti (38,17% al Senato e 38,48% al CdA) e Link (l'11,74% al Senato e 12,09% al CdA).Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
Questi risultati, seppur parziali, possono fungere da indicatori per i prossimi pronostici elettorali che riguarderanno gli altri sei organi universitari. La lista NOI, sotto la quale sono riunite otto associazioni studentesche, ha ottenuto tre seggi al Senato Accademico con 6160 voti (Delmedico, Ardito e Cascardi) e uno dei due seggi disponibili al CdA con 5632 (Fedele). Ottimo il risultato di Studenti Indipendenti che, partecipando da sola, si è assicurata due seggi al Senato con 4693 voti (Secondo e Cavallera) e il secondo seggio nel Consiglio di Amministrazione con 4384 (Campanelli).Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
Delusione in casa “Link”, che ha ottenuto meno voti del totale di schede bianche.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
La sezione Link di Bari ha diffuso una nota su Facebook con la quale spiega: «In termini percentuali, abbiamo ottenuto lo stesso consenso del 2008 ma un diverso risultato in termini di seggi ottenuti. Ci troviamo a pagare gli effetti della riforma Gelmini (legge 240/2010) che riduce in modo sostanziale gli spazi di rappresentanza e democrazia in tutti gli atenei d'Italia».Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
L’Ateneo barese infatti ha dovuto ridurre da sei a due i consiglieri del Cda e da sei a cinque i senatori, riducendo gli spazi per i candidati. Questo ha portato a una campagna elettorale molto tesa, sfociata spesso in fenomeni di attacchinaggio abusivo e cori da stadio tra associazioni in contrasto tra loro.
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Rachele Vaccaro
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