Bari, un profilo social contro la crisi: è la storia di Ciro e della sua "Edicola del ponte"
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mercoledì 27 novembre 2024
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di Gaia Agnelli - foto Paola Grimaldi
L’uomo un anno fa ha aperto un profilo social: non però con il suo nome come fanno tutti, ma con quello dell’esercizio commerciale che porta avanti da quasi trent’anni. Lo ha chiamato "Edicola del ponte” e tramite post, foto e video fa in modo di attirare l’attenzione su un tipo di attività in grande difficoltà, che sta subendo fortemente la crisi della stampa e dei prodotti cartacei in generale.
Ciro ha quindi sfruttato proprio l’online, il “nemico”, per pubblicare offerte, nuove uscite ed edizioni limitate di prodotti editoriali, invitando nel contempo i suoi followers ad andarlo a trovare per condividere assieme un po’ di “vita barese”.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
Siamo così andati a farci una chiacchierata con Auriole per raccontare la sua inedita iniziativa (vedi foto galleria).Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
Quando arriviamo ai piedi del cavalcavia troviamo il 57enne affacciato nella sua edicola, sommerso da giornali di ogni tipo. «Sono cresciuto tra la carta stampata – ci dice mostrandoci con orgoglio delle foto degli anni 20 che ritraggono l’edicola ai suoi albori -. Per questo ho faticato a prendere la decisione di aprire un profilo Facebook. Ma alla fine l’ho fatto perché ritengo sia una strada necessaria se si vuole evitare di chiudere definitivamente i battenti. L’idea comunque non è stata mia, ma di mia madre, scomparsa un anno fa».Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
Ciro ci fa vedere una foto della mamma Angela, che per tutta la sua vita gli ha fatto compagnia durante le ore di lavoro, spesso prendendo il suo posto per concedergli un giorno di riposo.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
«Fu lei, nonostante l’età, a consigliarmi di aprire un pagina social dell’edicola per avere più visibilità - spiega Auriole -. Così, dopo la sua scomparsa, ripensando al suo consiglio, ho deciso di ascoltarla. All’inizio è stato più per gioco, ma poi riscontrando tanto entusiasmo tra chi mi conosceva ho cominciato a fare le cose sul serio, non limitandomi solo al pubblicizzare ciò che vendo».
Sulla pagina di Ciro oggi è infatti possibile trovare notizie di attualità, estratti di articoli interessanti e “sponsorizzazioni” di iniziative sportive, culturali e benefiche.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
«Voglio che Bari sappia che questo posto si offre come un punto di ritrovo culturale - afferma l’esercente -: un luogo aperto a tutti. Mi offro ad esempio come “info point” per i turisti che cercano qui dei consigli su cosa visitare e addirittura c’è stato chi ha scelto l’edicola per presentare il proprio libro sotto le stelle e all’aria aperta».
A testimoniare il continuo movimento nei pressi dell’attività di Auriole ci pensano i selfie che immortalano l’edicolante a fianco dei tanti “seguaci” che vanno a trovarlo. Tra questi notiamo anche volti noti come il giornalista Lino Patruno, l'ex calciatore Beppe Bergomi, l’influencer Virginia Gambatesa ed Edoardo Ponti, regista del film “La vita davanti a sé” con Sophia Loren, girato proprio vicino all’edicola.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
«Sono passati da qui scrittori, giornalisti e artisti che hanno decorato le mie saracinesche - sottolinea -. E poi ci sono tanti studenti universitari. Tra loro si è sparsa la voce che questa edicola porti fortuna e così molti ragazzi prima di un esame o di una seduta di laurea passano a battermi il cinque o a toccare la saracinesca come rito scaramantico. Poi quando superano la prova vengono a ringraziarmi. Il tutto è nato quando, tramite avviso apposto qui, aiutai uno studente disperato a ritrovare il suo libretto smarrito».
E all’edicola del ponte non manca mai l’occasione per festeggiare. «Qui celebriamo con le mimose la festa delle donne, con le zeppole quella del papà e con un brindisi la vigilia di Natale – conclude Ciro -. E tra sorrisi e abbracci trovo così la forza per portare avanti un mestiere che sta diventando ogni giorno più difficile».
(Vedi galleria fotografica)
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