Putignano, quel colorato locale dove lavora e fa festa Mimmo: il barbiere "Babbo Natale"
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lunedì 16 dicembre 2024
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di Gaia Agnelli - foto Rafael La Perna
Il negozio di Domenico (detto Mimmo) si trova al civico 28 di corso Garibaldi, nel centro storico di Putignano. Quando arriviamo veniamo sorpresi da un piccolo ingresso senza insegna sormontato da tre maschere colorate e da vetrine decorate con immagini in bianco e nero raffiguranti vecchi mestieri.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
Una volta entrati ci ritroviamo catapultati in un tripudio di colori, con pareti totalmente tappezzate di fotografie finanche sul soffitto a volta: scatti che immortalano Santoro con indosso costumi di ogni genere. Ci ricordiamo di essere in una sala da barba solo per la solitaria poltrona celeste in ferro tipica dei barbieri “vecchio stampo” e per i pennelli e i prodotti dal tocco decisamente vintage.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
E a dominare la scena c’è lui, Mimmo: guardandolo abbiamo la sensazione di trovarci faccia a faccia proprio con Babbo Natale. La sua stazza, i suoi lunghi capelli bianchi e la folta barba completano un look già di suo molto natalizio, con pantaloni, camicia e gilet rigorosamente rossi.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
«Ormai per tutti i bambini sono Santa Claus - ci dice divertito Santoro mostrandoci alcune foto e un calendario in cui appare proprio come Babbo Natale -. Quando i più piccoli vengono a trovarmi rimangono increduli e vanno via con gli occhi pieni di gioia, oltre che di doni e caramelle. In realtà la barba si presta per ogni occasione, consentendomi di cambiare travestimento in base alle festività sfoggiando look sempre bizzarri».Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
Mimmo ci racconta ora le origini del suo locale. «Lo aprii nel 1971, ereditando i segreti del mestiere da mio zio, anche lui barbiere – spiega -. Ero appena diciottenne e della mia barba, all’epoca, esisteva solo un vigoroso baffo nero. All’inizio eravamo in tre qui dentro e le postazioni erano due, ma poi con il tempo sono rimasto da solo. D'altronde noi barbieri vecchio stampo siamo stati soppiantati prima dai parrucchieri per uomo e poi dagli american barber shop».Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
Proprio per sopravvivere alla spietata concorrenza vent’anni fa Mimmo decise di trasformare radicalmente il suo locale. «Capii che per non morire dovevo inventarmi qualcosa – afferma -. Quindi pensai di differenziarmi puntando su ciò che so fare meglio dopo tagliare i capelli: portare divertimento e allegria ovunque io vada. Ma per fare festa avevo bisogno di più spazio e colore. Così sacrificai alcuni angoli di lavoro in favore delle decorazioni, eliminai una postazione e decisi di farmi crescere la barba, ormai simbolica per me».Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
Da allora nella bottega di Santoro si fa sempre festa. Si inizia a ottobre con Halloween tra maschere spaventose, dolciumi, zucche e teschi, per continuare a Natale e finire a Carnevale. Fino a notte tarda il locale diventa una piccola discoteca dove tra musica, cibo, bevande e balli popolari, tutti sono invitati a divertirsi.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
«Mi riempie di gioia soprattutto il clima che si respira durante le festività natalizie – confessa l’uomo –, a partire dal presepe che preparo raccogliendo dai boschi le cortecce degli alberi per renderlo ancora più realistico. Vi rappresento i mestieri antichi, tra cui il barbiere, tra ruscelli, fontane e lucine. I clienti mi portano poi del cibo che offro a tutti il 24 dicembre, quando organizzo un banchetto nel locale tra brindisi, bicchieri di vino, taralli e canzoni tradizionali».Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
E immancabilmente, a ogni festa, Mimmo si traveste. A testimoniare i suoi “outfit” di scena ci pensano pagine di calendari o scatti dove il signore è immortalato con mantelli e cappelli di ogni forma e colore. D’altronde lui è diventato a Putignano un vero e proprio personaggio, tanto che i suoi concittadini si sono divertiti a prendere la sua figura come spunto per la realizzazione di vignette, caricature e ritratti. E Santoro dal canto suo ha creato persino una maschera carnevalesca con le sue sembianze che indossa per il goliardico “giovedì dei cornuti”.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
Ma è ora tempo per Mimmo di concentrarsi su un cliente appena entrato, che si lascia coccolare da forbici e schiuma dopobarba, mentre alla radio (perennemente accesa) passa un’allegra canzone natalizia. «Mi piace donare divertimento: vedere gli altri allegri mi rende vivo - confessa “Babbo Natale” prima di salutarci -. Lavorare regalando gioia è diventata la mia missione: da qui tutti devono andare via con un sorriso in più».Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
(Vedi galleria fotografica)
Nel video (di Gaia Agnelli) la nostra visita al barbiere Mimmo:
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