C'è l'associazione genitori dei gay: «Accettate i vostri ragazzi»
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venerdì 16 maggio 2014
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di Mina Barcone
Come mai l’Agedo in Puglia è stata creata solo nel 2006?
Perché non è facile avere consapevolezza e maturità per entrare in un mondo così complesso e difficile come è quello omosessuale. E comunque considerando che ci sono regioni come la Campania , il Trentino e l'Abruzzo dove l'Agedo è praticamente assente, il fatto stesso di essere riusciti in Puglia a creare ben tre punti fisici di ascolto (a Santeramo, a Lecce e dallo scorso anno anche a Foggia) lo riteniamo un successo. Anche se l'omofobia diffusa e presente nel tessuto sociale ad ogni livello ha reso e rende difficilissima una crescita numerica dei soci.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
In che modo vi “pubblicizzate”?
Negli anni i media hanno lentissimamente e spesso malamente cominciato ad interessarsi a questo mondo. Comunque al di là di questo, partecipiamo e organizziamo convegni e seminari e manifestazioni andiamo nelle scuole per tenere lezioni sull’omofobia, partecipiamo a mostre e presentazione di libri sul tema, siamo presenti ogni anno ai gay pride nazionali e regionali. In più organizziamo eventi nei quali proiettiamo i nostri due filmati "Nessuno uguale" e "2voltegenitori" del regista Claudio Cipelletti, che riescono a entrare direttamente nel cuore delle famiglie nel momento critico della rivelazione dell’omosessualità di un figlio.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
Solitamente che cosa consigliate ai genitori e ai ragazzi che si rivolgono a voi?
Ai ragazzi, che ci chiamano sempre più numerosi o che incrociamo nelle scuole durante incontri e seminari, raccontiamo la nostra esperienza diretta di genitori a cui, in modo esplicito o meno, i figli hanno fatto “coming out” (e non “outing”, che avviene quando sono altri a svelare l’identità sessuale della persona indipendentemente dalla sua volontà). Consigliamo ai giovani di privilegiare la verità anzichè l'occultamento e la menzogna, tranne ovviamente in casi estremi, disperati o particolarissimi. Ai genitori, che ahimè chiamano molto più raramente, dopo un primo momento di ascolto e se vogliono di ricevimento personale, consigliamo alcune letture, dei momenti di confronto in gruppo ristretto e di avere pazienza estrema ma grande disponibilità nei confronti dei propri figli.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
C’è chi vi contatta perchè "sospetta" l'omosessualità del figlio?
Si, c'è stato qualche genitore che ha telefonato perché pensava che il figlio fosse gay. Abbiamo risposto loro che il vero segnale non è dato nè da atteggiamenti, nè da posture, nè dalle persone che frequenta, bensì da un vero e proprio innamoramento del figlio verso una persona del proprio sesso. E in questo caso l'unico modo per saperne di più è dialogare con il figlio senza paure nè pregiudizi.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
C'è un età in cui si è più propensi a fare coming out?
Ci sono diverse età in cui si comincia ad avere chiara la percezione del proprio orientamento sessuale e questa generalmente si colloca nell'età puberale (la primissima adolescenza, per comprenderci). Mentre il coming out è un momento successivo, di piena consapevolezza personale e di grande determinazione a farne partecipi amici e familiari. Ma non c'è una età: a volte anche persone sposate e con figli sentono questo bisogno.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
Molti decidono di fare coming out a scuola spiazzando molto spesso i professori che non sanno come comportarsi....Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
E proprio per questo proponiamo incontri con le scuole, sia medie che superiori, per cercare di sopperire al bisogno di conoscenza di molti docenti, oltre al tenere lezioni sull’omofobia.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
Come mai è più facile per un ragazzo confidare la propria omosessualità ad amici e conoscenti e non alla propria famiglia?
Perchè la famiglia è il primo vero luogo di discriminazione e rifiuto. Su questo argomento sono interessanti i dati risultanti dalla nostra ricerca “Family Matters” che ha visto la luce nel 2008. Per la prima volta in Puglia si sono raccolte testimonianze di familiari di giovani omosessuali che sono “venuti allo scoperto”. Ne è risultato che i genitori immaginano per il figlio una vita “normale” in una coppia eterosessuale e stabile: la possibilità che i propri figli siano gay o lesbiche o gay li sconvolge e reagiscono spesso con un totale rifiuto. A volte però ci sono genitori che accettano questa possibilità, ponderando in maniera puntuale le proprie posizioni. Questo può essere il punto di inizio di un profondo mutamento, che non può che portare al bene del proprio ragazzo.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
Per informazioni sull'Agedo Puglia: 327/6663337 oppure qui la pagina facebook
© RIPRODUZIONE RISERVATA Barinedita
I commenti
- marta - ...Ma se l'amore è al di sopra del sesso ..perchè pensare d'innamorarsi esclusivamente di un uomo e non di una donna nel caso dei gay?... Perchè non rispettare l'origine delle cose e il loro regolare processo...invece di parlare sempre di riufiuto genitoriale...Io credo che i professionisti nel campo dovrebbero studiare di più per cercare cause e motivazioni degli orientamenti sessuali altrimenti potremmo vedere un escalation di cambiamenti. Io difatti sto notando in moltissime persone un legame molto più forte verso l'animale domestico rispetto al passato.....c'è moltissima gente che dice è meglio di una persona ...facendolo dormire con se nel proprio letto. Cerchiamo di capire le ragioni e le motivazioni dei vari orientamenti ...poi si accetta tutto, persino il cane a letto.
- Eliana Cristina - Vorrei essere volontaria di questo bello progetto. Grazie mille in anticipo.
- Patrizia - I figli si accettano e si amano quando nascono come sono e questo è il punto di partenza del ns amore incondizionato per loro. Sarà biondo o moro, etero o omosessuale ma sempre il ns amatissimo figlia/o. Patrizia