Vuoi un cane ma non lo puoi tenere in casa? C'è l'adozione a distanza
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martedì 24 giugno 2014
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di Gabriella Quercia
Tra le associazioni che attuano questo tipo di adozione in Italia c’è la Lega nazionale per la difesa del cane, che ha realtà radicate anche nel barese. Tra le loro sedi quelle di Altamura, Conversano, Mola, Molfetta, Monopoli, Turi, Valenzano.
«Adottare i cani a distanza è molto semplice - ci spiega Emma Melica, presidente della sezione della Lega attiva a Valenzano -. Ci si reca nel rifugio, si sceglie il cane e si dona una quota di 16 euro mensili. Con questa somma si vanno così a coprire le spese per il veterinario, per il cibo e per la “casa”. Tuttavia è chiaro che se qualcuno non può o non vuole dare più di qualche euro, gli veniamo incontro: l’adozione insomma va sempre a buon fine».Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
Al padrone adottivo viene rilasciato un certificato, solitamente una pergamena con la foto e il nome dell’amico a quattro zampe e periodicamente gli vengono inviate delle foto e dei video in cui vengono mostrate le condizioni di salute del “suo” cane. Chiaramente il padrone in questione può sempre recarsi nel rifugio per andare a trovare il suo fido, prendendosene cura lui stesso. Durante la visita il “genitore” lo porta a passeggio, lo spazzola, lo pulisce e lo coccola più che può visto che non può farlo quotidianamente.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
«Qui a Valenzano - continua Emma - c’è un cane che è stato adottato da ben sei persone, tutte residenti fuori dalla Puglia. Poi c’è il caso di una ragazza che ha già dei cani e che ha deciso di adottare un box intero (una stanza recintata destinata ai randagi) in cui alloggiano ben quattro animali».Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
I cani adottabili a distanza sono comunque sempre e solo adulti. «Questo perché –spiega il presidente – ai cuccioli cerchiamo di dare sempre una dimora fissa, visto che sono molto richiesti, mentre è molto difficile che una famiglia prenda con sé un cane già grande, magari anziano. Per loro quindi scatta l’adozione».Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
Chiaramente i soldi che le associazioni ricevono per prendersi cura del cane adottato a distanza vengono utilizzati anche per il mantenimento degli altri cani randagi. «Se c’è un cane che ha bisogno di cure urgenti o di cibo – dice Emma - noi attingiamo anche ai soldi che ci vengono dati per le adozioni. I cani per noi sono tutti uguali e in questo modo assicuriamo che tutti mangino dalla stessa ciotola».Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
Qui il link dell'associazione Lega Nazionale per la difesa del cane
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