Disturbi del sonno: a Bari l'unico centro del Sud che aiuta a far dormire
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lunedģ 9 febbraio 2015
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di Marco Giannino
Di che cosa si occupa il centro?
Di tutti coloro che non riescono a riposarsi adeguatamente durante la notte. Il nostro bacino di utenza è molto vasto, oltre che dalla Puglia arrivano pazienti dalla Basilicata, Calabria e anche dalla Campania, visto che siamo l’unica struttura di questo tipo presente nel Meridione.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
Quali sono i disturbi più comuni?
Quello più frequente è l'insonnia, ma sono anche diffusi i problemi respiratori come la “sindrome delle apnee ostruttive” che appunto ostruisce le vie aeree durante la notte e i disturbi del ritmo sonno-veglia. E poi ci sono le “ipersonnie”, caratterizzate da una stanchezza diurna eccessiva che porta alla difficoltà di rimanere svegli. Tra queste c’è la narcolessia, che porta ad attacchi di sonno improvvisi e imprevedibili, che possono avvenire anche mentre si attraversa la strada, si guida o addirittura mentre stiamo avendo un rapporto sessuale. Più particolare invece è la “sindrome delle gambe senza riposo”: si avverte un formicolio alle gambe che costringe il paziente a muoverle in continuazione o ad alzarsi dal letto per attenuare il tormento.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
Parliamo dell’insonnia: perché così tante persone non riescono a dormire?
Perchè sono stressate. Se si hanno problemi sul lavoro, nei rapporti di coppia o se si sono avuti traumi psicologici (derivanti ad esempio da un grave lutto), spesso questo stress si riversa sulla capacità di prendere sonno. Nei casi più gravi non c’è farmaco che tenga, è solo lo psicologo che può aiutare il paziente. Anche se il passaggio dall'insonnia acuta (che dura meno di tre mesi) a quella cronica può essere molto breve: spesso anche se la persona ha accettato l'evento traumatico continua ad associare il letto alla rabbia e alla frustrazione, perché ricorda le notti passate a rigirarsi sotto le coperte nella vana speranza di riuscire ad addormentarsi.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
E’ vero che l’insonnia è più frequente nelle donne?
Sì e aumenta con il progredire dell'età. Al contrario tra gli uomini c'è un picco tra i 24 e i 30 anni e un secondo picco dopo i 60. La sindrome delle apnee ostruttive è invece più comune negli uomini e può essere dovuta all'obesità. Il russare molto forte, la tachicardia, un forte mal di testa e cali di concentrazione sono alcuni sintomi che segnalano questo disturbo. Infine le ipersonnie e la narcolessia, che colpiscono i giovani: si manifestano infatti prima dei 25 anni.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
Ha parlato prima dei disturbi del ritmo sonno-veglia. Di che si tratta e chi ne è affetto?
Sono problemi che riguardano soprattutto i lavoratori che fanno turni diversi e che quindi non riescono a dormire bene a causa dell’irregolarità del modo e del tempo del riposo. In realtà però stiamo rilevando questo disturbo anche tra gli adolescenti, ragazzi di 15 o 16 anni che la mattina a scuola dormono o non prestano attenzione a quello che gli avviene intorno. I genitori e i professori pensano siano depressi o addirittura che si droghino, ma in realtà il problema è che vanno a letto sempre a orari diversi, spesso molto tardi, anche alle 2 o alle 3, perché magari “impegnati” al pc o alla playstation. Poi si svegliano presto per andare a scuola e così non acquistano il giusto sonno e riposo. In questi casi oltre a consigliare di anticipare l’ora in cui andare a letto e di avere degli orari più regolari, spesso diamo la melatonina che regola il ciclo sonno-veglia e la qualità e la quantità del sonno.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
Qual è la giusta quantità di sonno?
Non ci sono delle ore prestabilite, è tutta questione di equilibrio. Il sonno si divide in sonno leggero, sonno profondo e fase Rem e ci deve essere un equilibrio tra queste fasi: il 50% deve essere rappresentato dal sonno leggero, il 25% dal sonno profondo e l’altro 25% dalla fase Rem. Se questo non accade, il sonno non è ristoratore. Posso dormire anche otto ore, ma se il mio dormire è “leggero” la mattina non sarò fresco e riposato. Mentre c’è chi dorme anche solo quattro ore, ma mantenendo l’equilibrio suddetto quando si sveglia sente di aver recuperato tutte le energie.
E quindi quali sono i segreti per dormire bene?
Avere una corretta “igiene del sonno”: orari regolari e un letto utilizzato solo per dormire. In più è bene adottare qualche piccolo accorgimento se si ha difficoltà a prendere sonno. Non bisogna accendere il telefonino perché la luce dà fastidio agli occhi e soprattutto è vietato guardare costantemente l'orologio: in questo modo il nostro cervello non riposa e si chiederà in continuazione che ora è, se è presto o è tardi, se si deve dormire o ci si deve alzare. Un’ossessione che non ci permetterà di addormentarci. Ai pazienti insonni noi prescriviamo degli farmaci ipnoinducenti, che inducono il riposo, ma spesso consigliamo loro di alzarsi dal letto e fare altro: magari anche andare solo in un'altra stanza può aiutare a ritrovare la calma.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
Per contattare il Centro di medicina del sonno: 080 5592331/966
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Marco Giannino
Marco Giannino
I commenti
- rocco - non esaustivo del resto e cosi con le sintesi
- Giusy - Io nel sonno grido nn riesco a capire il perche..ho parlo un po tutto.in questo modo do fastidio al mioginocchio compagno..come posso fare??????
- de luca vincenzo - non riesco a contattare il centro per una prenotazione ,soffrendo della sindrome delle gambe senza riposo.