Gli sphynx, i ''gatti nudi'': «Sono senza pelo e hanno bisogno di molte cure»
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lunedì 29 giugno 2015
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di Eva Signorile
E’ il 40enne Antonio Amato, fondatore di “Calidae nuda”, l’unico allevamento pugliese del genere riconosciuto anche dall’Anfi (Associazione nazionale felini italiana). Noi siamo andati a trovarlo in un appartamento del rione Poggiofranco, lì dove vivono Venia, Fei, Tundra, Nobby, Sky, Drew e Terra: i “magnifici 7” che da diversi anni fanno compagnia ad Antonio. (Vedi foto galleria) I felini ci accolgono con un miagolio modulato, che si fa dolcissimo quando c’è il padrone.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
Quando li si vede per la prima volta non si può che rimanere colpiti dalla loro socievolezza: i "gatti nudi" ti guardano e ronfano sulla fiducia. Un borbottio sommesso e ininterrotto che fa da colonna sonora all’incontro. Ma a cosa è dovuta la principale caratteristica di questi animali? «La mancanza del mantello è il frutto di una mutazione genetica – ci spiega Antonio – potrebbe capitare in una qualunque cucciolata di gatti comuni.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
E in effetti i primi tentativi di allevamento di questa razza si ebbero in Canada intorno agli anni 70 proprio a seguito del ritrovamento di due gattini senza pelo che furono portati in casa per evitare che il freddo li uccidesse. I primi esemplari “di razza” discendono da quei due gattini “nudi”». Sì perché chiaramente l’assenza di pelo non è priva di conseguenze per questi animali: sono maggiormente vulnerabili al freddo, ma anche al rischio di scottature.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
Per questo motivo sono ideali per la vita in appartamento. E poi, vogliamo mettere la comodità dell’assenza di peli nei periodi di muta? Questa caratteristica li rende sicuramente simpatici a tutte quelle casalinghe amanti dei gatti ma costrette a rinunciarvi per non dover imbracciare una volta in più l’aspirapolvere. E infatti c’è chi li apprezza.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
Antonio riesce tranquillamente a “vendere” i cuccioli. Usiamo le virgolette perché in realtà i gatti non vengono acquistati ai normali costi tipici della razza, ma sono semplicemente dati in cambio di un rimborso spese che copre esami medici, vaccini e microchip. La spesa non è però delle più abbordabili: solo l’ecocardiografia, indispensabile per conoscere lo stato del cuore, si aggira intorno ai 100 euro.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
«L’alta consanguineità di questi felini - ci spiega l'allevatore - comporta il rischio di malattie genetiche gravi, in particolare l’hcm felino, che fa progressivamente ispessire le pareti del cuore che finisce così col pompare sempre meno sangue: il gatto muore quindi per asfissia». Per questo motivo Antonio sottopone i propri felini a un controllo cardiaco annuale che è piuttosto costoso. Fino a poco tempo fa era costretto a portare i gatti fino a Milano, ora però è riuscito a trovare una radiologa specializzata anche qui a Bari e almeno le spese di trasferta si sono azzerate. Comunque per l’acquirente pagare il rimborso spese riamane più conveniente rispetto al comprare un esemplare in un negozio di animali, anche perché in Italia gli sphynx sono spesso introvabili.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
Per prendere Sky ad esempio, un esemplare femmina maculato, l’allevatore è andato fino a Bruxelles e il felino gli è costato la bellezza di 2500 euro, spese di viaggio escluse. Nobby invece, è un maschio bianco e possente che proviene da Mosca. Poi c’è chi arriva da San Pietroburgo o da Londra. Certamente chi si avvicina a questi teneri felini ha certamente il gusto dell’esotico e del bizzarro, ma viene ampiamente ricompensato da una fedeltà e devozione più affini al cane che al gatto.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
E se vogliamo l’assenza di pelo rende questi animali anche più “umani”. Ad esempio gli sphynx “sudano”, così come noi. Si tratta di una secrezione che serve a proteggerli, ma che deve essere pulita periodicamente con prodotti specifici e delicati per evitare reazioni dell’epidermide. E mentre li osserviamo giocare e consultarsi tra di loro modulando i mugolii della loro lingua misteriosa, a un certo punto qualcuno si avvicina a noi e ci pianta in faccia i suoi grandi occhi luminosi e indagatori. E in quel momento finalmente prendiamo "coraggio" e accarezziamo il loro corpo ossuto. Certo non sarà mai come affondare le dita in un morbido mantello, ma forse una coccola a uno sgraziato sphinx vale più di un tenero gesto dei confronti di un normalissimo gatto.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
(Vedi galleria fotografica)
© RIPRODUZIONE RISERVATA Barinedita
I commenti
- Clarissa - io ne ho uno,freddo a parte è un normalissimo gatto.
- Renata tortelli - Io desideravo dire che scrivere che lo sphynx è sgraziato è certamente una opinione che rispetto ma non condivido,perché il gatto nudo ha una eleganza ed una raffinatezza di tratti indescrivibile,una statua egiziana,caldo e morbido al tatti,splendido e insostituibile